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La questione delle migrazioni nell’età della globalizzazione: problema o risorsa per l’Europa?

Domenica 29 maggio alle 16:30, nell’Auditorium dell'istituto scolastico Salesiani di Catania, incontro di studio sulle prospettive economiche, giuridiche ed etiche

Domenica 29 maggio alle 16:30, nell’Auditorium dell'istituto scolastico Salesiani (in via Cifali 5, a Catania) avrà luogo l'incontro di studio sul tema La questione delle migrazioni nell’età della globalizzazione: problema o risorsa per l’Europa? Prospettive economiche, giuridiche ed etiche a nord di Lampedusa.

Il seminario, organizzato dalla comunità on line www.homoweb.it, in collaborazione con lo studio legale Asero e con il patrocinio del Centro di Documentazione Europea dell’Università di Catania e della Banca Agricola popolare di Ragusa, vedrà la partecipazione della dott.ssa Laura Battaglia, giornalista del quotidiano Avvenire, della prof.ssa Sabrina Carciotto, docente di Diritto dell’Unione europea alla facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Catania, del dott. Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, di padre Gianni Notari, docente di antropologia culturale alla Lumsa di Palermo. Sono stati inoltre invitati a proporre degli interventi programmati: il diacono Giuseppe Cannizzo, Ufficio diocesano Migrantes e il prof. Ahmad Gianpiero Vincenzo, docente di sociologia all’Accademia di Belle Arti di Catania. Modererà l’incontro l’avv. Massimo Asero, dottore di ricerca in Diritto pubblico all’Università di Roma “Tor Vergata”.

Il sito www.homoweb.it intende, quale novello Diogene cibernetico, indagare i temi dell'identità umana, del senso della condizione umana, tra individuo e comunità, ri-leggendo e provando a tracciare, nell'era cibernetica del web, i confini della politica, del diritto, dell'economia, dell'etica e della morale. In questo contesto, nel quale si situano le radici del Diritto tout cort, e con esso della normatività dell'agire dell'uomo, si realizza la convergenza con la sfera programmatica dello studio legale Asero, il quale a sua volta promuove e sostiene attività di ricerca e incontri di studio volti alla affermazione dei diritti umani e alla valorizzazione delle iniziative regionali ed internazionali di sostegno ad una piena continuità di teoria giuridica e prassi giuridico-politica e di promozione dello sviluppo economico in collaborazione con soggetti esponenziali delle categorie produttive e degli enti locali.

In tale cornice, la questione dei migranti interroga l’identità dell'Europa, anzitutto quale interlocutore credibile dei Paesi dell’altra sponda del Mediterraneo, l'area geopolitica mediorientale e del Maghreb, nonché lo stesso senso della condizione umana, della co-esistenza, e trova risposte alternative nel riconoscimento dell’altro (rispetto alla comunità dei cittadini europei) come risorsa e/o come problema, nella relazionalità e nella conflittualità. Rispetto a tali temi non vi è dubbio che l'economia abbia con le proprie ragioni un ruolo fondamentale nella questione delle migrazioni, tanto nella promozione dell’apertura che della chiusura delle frontiere all’accoglienza.

Nello specifico, l'intenzione è quella di porre in discussione la questione dell’integrazione a partire dalla considerazione dei recenti fatti che hanno nuovamente riportato all’attenzione la naturale vocazione della Sicilia ad essere terra dell’incontro e dunque del dialogo o della polemica. I venti di libertà che hanno cominciato a soffiare nei mesi scorsi nel Nord Africa sono destinati a produrre uno “tsunami”, un cambiamento epocale non solo degli equilibri regionali in nord Africa ma dell’intero sistema di relazioni internazionali. Le acque delle due sponde del Mediterraneo sono tuttavia ancora il campo di grandi incertezze e comportamenti contraddittori: da un lato permane, ancora una volta, l’imbarazzante difficoltà dell’Europa a mettere sul campo una consapevole politica che dia forza ai propri valori fondanti, rendendo lettera viva le parole dei suoi Trattati. Dall’altra, il silenzio della politica è interrotto solo dalla forza di un agire etico e cristiano che trova cittadinanza sulla principale delle Pelagie (dal greco Pèlagos, isole di alto mare), Lampedusa, un’isola di pescatori, che significativamente è nell’alto mare del Mediterraneo, né l’una né l’altra delle due sponde. In questa direzione, l’idea dalla quale intendiamo muovere è che per una matura consapevolezza della “posta” in gioco, che è l’identità europea, insieme quale portato della filosofia politica classica e delle radici cristiane che sono in ogni cittadino-uomo, occorra rappresentare i fatti attraverso la testimonianza di chi ne è stato ed è diretto testimone (come è per la Caritas, della quale il sito Homoweb ha pubblicato il report da Lampedusa di fine marzo) e illuminarli alla luce delle diagnosi dell’economia, del diritto e dell’etica.

(29 maggio 2011)

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