Domenica 29 maggio (ore 11-20), alla Fondazione Brodbeck di Catania (Via Gramignani, 93), prosegue il "Progetto Fortino 1", con la mostra Commonplace (Unite d'habitation) dell'artista Paolo Parisi. Visitabile fino al 10 settembre.
Fortino 1 è il progetto curato da Helmut Friedel e Giovanni Iovane per la Fondazione Brodbeck di Catania. Iniziato due anni fa, ha visto alternarsi artisti internazionali (Michael Beutler, Seb Koberstdt, Christian Andersson, Diego Perrone) che dopo un periodo di residenza a Catania progettavano e realizzavano una articolata e vasta mostra personale negli spazi espositivi della Fondazione.
Paolo Parisi comincia il suo periodo di residenza a Catania, in vista del suo progetto espositivo che sarà presentato al pubblico il 29 maggio. Il progetto, frutto di una collaborazione avviata sin dallo scorso anno, prevede l’utilizzo di diversi spazi espositivi della Fondazione in cui l’artista presenterà opere e installazioni tutte appositamente concepite per la mostra. Il progetto espositivo e ovviamente la mostra saranno una occasione straordinaria per conoscere le opere di un artista che da tempo ha sviluppato una originale e complessa riflessione e, nello stesso tempo, esperienza sul linguaggio contemporaneo della pittura.
Paolo Parisi (Catania, 1965), vive e lavora a Firenze dove è tra i fondatori dello spazio Base / Progetti per l’arte. Sin dall’inizio della sua ricerca pratica l’astrazione pittorica per riflettere sui meccanismi della visione e rendere la fruizione del monocromo un’esperienza fisica, intervenendo nella dimensione architettonica che lo contiene e stabilendo nuove relazioni tra contenuto e contenitore. Una determinata colorazione delle vetrate può immergere la luce del giorno in un altro colore, per cui ogni oggetto che si trova nell’ambiente sprofonda in questo colore nuovo e diverso. Il suono può rendere udibile il movimento della materia registrato dalle sonde collocate sotto la crosta dei vulcani. La scultura, realizzata a strati di fogli di cartone ondulato, può essere praticata al suo interno, come in una cavità naturale. La pittura, argomento ed elemento centrale del suo lavoro, diventa intermediaria tra pittura, scultura e fusione di entrambe nello spazio, attraverso le tracce prospettiche di una geografia collettiva ed elementare. Dal 1991 espone il suo lavoro in spazi pubblici e privati, in Italia e all’estero. Dal 1993 è docente all’Accademia di Belle arti di Bologna e attualmente di Firenze e dal 2001 al 2003 ha collaborato alla didattica del Laboratorio di Giulio Paolini presso la Facoltà di Design e Arti dello IUAV di Venezia.
Info: tel. 0957233111- info@fondazionebrodbeck.it
(29 maggio 2011)