Sabato 7 (ore 20.45) e domenica 8 maggio (ore 18), al Teatro V. Emanuele di Noto, si terranno due giornate dedicate produzione teatrale contemporanea francese, con la V edizione di Face à face - Parole di Francia per scene d’Italia, promossa dall’Ambasciata di Francia e dalla Fondazione Nuovi Mecenati. L'ingresso è libero.
Nella sua quinta edizione, 13 città, 25 teatri coinvolti, 40 letture, mise en espace e spettacoli sui testi di 24 autori francesi contemporanei. Accanto alle città che sono state sempre presenti in Face à face, come Roma, Torino, Milano, Bologna, Napoli, Firenze, Bari, Palermo, Noto, quest’anno si sono aggiunte Forlì e altre città del sud della Penisola come Catania, Lecce e Cosenza. Per questa edizione il sostegno alle scritture contemporanee si diversifica ulteriormente attraverso l’inserimento di una selezione di testi rivolti anche ad un pubblico giovane. Anche quest’anno la volontà di Face à face continua ad essere quella di rappresentare la ricchezza della produzione teatrale contemporanea francese e francofona, all’interno di un rapporto sempre più fecondo con il sistema teatrale italiano. I teatri coinvolti suggeriscono ed evocano modalità di rappresentazione e di studio della drammaturgia francese che si rinnovano di anno in anno nell’obiettivo comune di tracciare percorsi artistici che rafforzino il confronto tra i due paesi.
Programma
Sabato 7 maggio
Dittico sul tempo che passa di Philippe Minyana
traduzione di Anna D’Elia
con Clara Galante e Graziano Piazza
regia di Alessio Pizzech
produzione Fondazione Teatro V.E. di Noto
Dovresti venire più spesso è la storia di una donna che torna in provincia a far visita alla famiglia. E’ un testo corale, fatto di scampoli di conversazioni, di brani di monologo interiore, di rumori di fondo (“le voci dei parenti”) che insieme disegnano il paesaggio, reale ma anche immaginario, di un mitico “luogo d’origine”. In Risalendo la strada ho incontrato fanta- smi la voce maschile che risale la strada che vi ritrova tredici case o luoghi “epifanici” carichi di fortissime istanze mitiche (la Casa del Matto, la Casa della Solitudine, la Casa della Disgrazia), altrettante stazioni di una via crucis laica, che lo porta a ripercorrere le tappe salienti, e dolorose, della sua vita.
Domenica 8 maggio
Un inconveniente minore sulla scala dei valori
di Patricia Allio ed Elèonore Weber
traduzione di Gioia Costa
con Manuela Mandracchia e Jacopo Venturiero
messa i scena a cura di Silvio Peroni
produzione Fondazione Teatro V.E. di Noto
Dalla televendita umanitaria alla testimonianza di una amputata volontaria, Un inconveniente minore nella scala dei valori mette in scena una lingua impregnata dell’ideologia liberale per passarla al vaglio di una batteria di domande. Il diritto alla differenza e alla realizzazione di sé segue forse una logica disperata, quando si trasforma in incubo e conduce per esempio alla rivendicazione del diritto dell’amputazione volontaria? Scegliendo questo caso limite per rivelare le nostre logiche ordinarie, Eléonore Weber e Patricia Allio costruiscono uno specchio di ingrandimento delle nostre contraddizioni.
Info: tel. 0931 896659
(07 maggio 2011)