Venerdì 15 e sabato 16 aprile alle 21, al Teatro Vittorio Emanuele di Noto, andranno in scena le performances di danza, Alice's room e Trasmigrazioni, nell'ambito del progetto europeo Focus on art and science in the performing arts. L'ingresso è libero.
Alice's room - Coreografia di Giovanna Velardi. Interpreti Alice Zanoni, Giovanna Velardi. Prendendo spunto da "Alice nel paese delle meraviglie" di L. Carroll, si indaga il contrasto tra il "potere" che si manifesta nell'oggi, incarnato da una regina, simbolo della borgesia desautorata ed una genuinità che è l'aprirsi alle molte possibilità di un mondo fantastico. Alice sognante deve uscire dalla sua stanza per dare senso alla sua identità, si deve aprire al mondo interagendo con esso, attraverso l'ironia e la risoluzione del conflitto con la regina, che rappresenta la regola, il super io, risolvendo tale conflitto si apre ad un mondo reale. La suddivisione di uno spazio tramite una rete metallica, la stanza di Alice, lo spazio della regina, in avant scene, che da il comando, due specchi a significare lo sguardo di un individuo sull'altro, la sottomissione, la sfera identitaria, i tanti pensieri di Alice, rappresentati da tanti Alice (danzatori uomini e donne vestiti come lei), Un attore bruco, il saggio, colui che svela i codici, che anticipa l'accaduto, senza troppo svelare. Un contrasto tra potere e potenza, una scena polarizzata da due simboli, norma e pratica di una relazione che è un possibile approccio con il mondo.
Trasmigrazioni - Coreografia di Alessandra Luberti. Musiche dal vivo ed elaborazione del suono e del video in tempo reale di Domenico Scjaino. Danzatori: Giulia Barberi, Daniela Donato, Carlomauro Maggiore, Federica Marullo, Ilaria Palermo, Emanuelle Ponthieu. E' una produzione Compagnia Esse p.a. Palermo, Asmed-Balletto di Sardegna, Cagliari, con il sostegno di Officine Ouragan, Palermo. Trasmigrazioni è un'esperienza coreografica in divenire, in contaminazione con la composizione istantanea di musica elettronica dal vivo, immagini video e fotografiche, il testo. Lo scopo è la creazione di un "campo" vibrazionale nello spazio, frutto dell'interazione di stati corporei, suono, immagine e parola. Le qualità sfuggenti di questi stati fisici si esprimono in termini dinamici, cinetici come il fluttuare, lo svanire, il trascorrere, il crescere e il decrescere, attivando stati emotivi sottili. Il lavoro prende corpo attraverso un' esperienza che dalla percezione sensoriale, nel tentativo di superarla, dà spazio al sospetto dell'invisibile, del soprasensibile, come matrice del mondo reale. Secondo l'antroposofia e le scienze spirituali in genere, le entità spirituali dirigono la corrente del tempo e permettono alle anime di immergersi nello spazio attraverso l'esistenza fisica. Ciò che poi vive nel sentimento e nella volontà degli uomini durante l'esistenza e che vive nel profondo senza manifestarsi coscientemente, appare all'anima in maniera concreta in quello spazio di esistenza fra la morte e la nuova nascita. In questo tempo si sviluppando immagini della passata esistenza terrena, affinché le disposizioni non ancora sviluppate in quel tempo, ma già esistenti nell'interiorità, possano concretizzarsi nella futura vita sulla terra, queste immagini proiettate nel tempo e nello spazio permettono all'anima di essere nuovamente attratta magneticamente dall'esistenza spaziale e la riconducono nel mondo fisico. Questa è appunto l'esperienza della trasmigrazione delle anime.
Info: tel 0931 896659 - info@fondazioneteatrodinoto.it
(15 aprile 2011)