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Pre-testo 1: naufragio con spettatore

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Sabato 16 aprile alle 21, da Scenario Pubblico, in scena la Compagnia Zappalà, con la prima tappa di Odisseo, dal progetto re-mapping sicily

Sabato 16 aprile alle 21, da Scenario Pubblico, andrà in scena la Compagnia Zappalà, con lo spettacolo Pre-testo 1: naufragio con spettatore, prima tappa di Odisseo, dal progetto "re-mapping sicily". L'evento è organizzato nell'ambito del progetto Focus on Art and Science in the Performing Arts.

Liberamente ispirato al saggio "Naufragio con spettatore" di Hans Blumenberg, la coreografia e regia sono di Roberto Zappalà. Le musiche (eseguite dal vivo) sono di J.S.Bach (preludi e fughe dal Clavicembalo ben temperato) e C.Gounod.  I danzatori sono: Adriano Coletta, Antoine Roux-Briffaud. E ' una coproduzione compagnia zappalà danza - Scenario Pubblico performing arts, in collaborazione con Teatro Stabile di Catania, ArtEZ Arnhem (NL), uva grapes Catania contemporary dance festival, AME Associazione Musicale Etnea

Pre-testo 1: naufragio con spettatore è la prima tappa di Odisseo, un lavoro sull’emigrazione/immigrazione e sul rapporto che noi bianchi/occidentali abbiamo nei confronti del popolo migrante. Sia il viaggio di Ulisse che molte delle tragiche odissee del tempo presente si dislocano entrambi nella stessa mappa: il mediterraneo. Mediterraneo che vede la Sicilia al suo centro, come sempre la Sicilia è stata tra la massime produttrici di “materiale umano da esportazione” tra ‘800 e ‘900. Odisseo ha debuttato per il Teatro Stabile di Catania nel mese di gennaio 2011 ed è stato sviluppato dal coreografo in diverse tappe “pre-testi”. La prima tappa “pre-testo 1: naufragio con spettatore”, ha debuttato nell’ambito dell’uva grapes Catania contemporary network il 31 agosto 2010.

Partendo dall’idea del naufragio si è approdati a concetti quali viaggio, fame/sete, morte/salvezza, assenza di spazio, oltre a riferimenti a Ulisse in quanto naufrago e unico sopravvissuto nell’isola di Alcinoo (e poi anche nel definitivo naufragio secondo la concezione dantesca), e non si è potuto non trattare la cronaca con i continui attraversamenti dei migranti e i conseguenti e tragici naufragi; da quello di Porto Palo (il più grande naufragio della storia del mediterraneo dopo la seconda guerra mondiale) a quello del marzo 2009, con tre imbarcazioni con più di 350 migranti affondati al largo della Libia.

(16 aprile 2011)

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