Sabato 12 e domenica 13 marzo alle 18, alla Sala Lomax di Catania (via Fornai, 4), prosegue la terza edizione di All' Opira, rassegna di opera dei pupi di scuola catanese con la Marionettistica dei fratelli Napoli.
La rassegna ha un tema di fondo: sono programmate infatti, in cinque appuntamenti, alcune tra le più esemplari “serate di chiamo” dell'opera dei pupi, con la dichiarata intenzione di far riassaporare il clima avvincente dei cicli ad episodi del tempo dei teatri di quartiere. Durante una serata di chiamo” si svolgevano gli episodi più importanti dal punto di vista narrativo e tecnico dell'intero ciclo. La rassegna partita da "Come Orlando e Rinaldo acquistarono le armi", prosegue con un altro “topo” narrativo del medesimo ciclo: Il gran duello di Agricane per amore di Angelica su di un copione elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli. Scopo di All'Opira è l'offerta alla città sia di una forma di spettacolo, l'opera dei pupi, così autonoma da ogni altro genere e così radicata nella nostra antropologia, che della storicizzazione esemplare di un percorso artistico tutto svolto all'interno di questa forma teatrale, come quello della Marionettistica dei fratelli Napoli, glo-rioso ensemble artistico e familiare, vero e proprio Epos catanese.
"Il gran duello di Orlando e Agricane per amore di Angelica" - Copione elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli sulla base dell’Inamoramento de Orlando di Matteo Maria Boiardo e dei canovacci di tradizione dell’Opira catanese. Mentre su Angelica e Rinaldo incombono i destini incrociati decisi dalle fonti di Merlino (… e dalle burle del negromante Malagigi), Orlando, preso d’amore per la bellissima principessa del Catai, beve l’acqua dell’oblio nell’incanto della maga Dragontina. Intanto, l’imperatore Agricane di Tartaria, sdegnosamente rifiutato da Angelica, assedia la Rocca di Albracca per punire l’orgoglio della superba e capricciosa principessa. Ella, per spezzare l’assedio e salvare se stessa, decide allora di servirsi dell’invincibile e innamoratissimo Orlando e col suo anello fatato lo libera dall’incanto di Dragontina. Orlando attraversa con Angelica il campo di Agricane, seminandovi morte e distruzione e suscitando nell’imperatore tartaro curiosità, sdegno e ammirazione. Ne seguirà un memorabile duello a morte, che deve la sua origine letteraria ai canti XVIII e XIX del primo libro dell’Innamorato e che i pupari etnei trasformarono in una delle serate di chiamo più belle e importanti della Storia dei Paladini di Francia. Sulle scene catanesi, in un cavalleresco e spettacolare duello di tre giorni e tre notti, si confrontavano infatti l’amore puro e inge-nuo di Orlando per Angelica e l’amore tramutato in odio del forte e magnanimo imperatore dei Tartari, sdegnosamente ricusato dalla principessa indiana. Lo spettacolo intende offrire al pubblico contemporaneo l’occasione di vedere come i parraturi, abilissimi interpreti e improvvisatori, caratterizzavano specificamente i personaggi cortesi inventati da Boiardo. Attorno alla capricciosa e calcolatrice Angelica si vedranno così il purissimo Orlando, lo scanzonato Rinaldo, l’indispettito e dispettoso Malagigi, il buffo re Galafrone, il fedele e gentile Sacripante, il traditore Truffaldino e soprattutto la fiera dignità di Agricane di Tartaria, al quale – non a caso – i pupari etnei mettevano una testa con le fattezze del Re Galantuomo Vittorio Emanuele II. In uno spettacolo che ripropone le duttili capacità interpretative dei pupari etnei non possono inoltre mancare gli artifici scenotecnici tipici dell’Opira (e raccogliamo qui le grandi lezioni di Sebastiano Zappalà e Natale Napoli) e la riflessione critica dell’uomo comune sui problemi dell’esistenza quotidiana, mediata come sempre dall’arguta comicità di Peppininu, la maschera dialettale dei pupi catanesi, fedelissimo compagno degli eroi paladini nelle loro avventure. (Alessandro Napoli).
Info: Tel. 095.2862812
(12 marzo 2011)