Da sabato 26 marzo a domenica 15 maggio, alla Galleria Side A di Catania (viale Vittorio Veneto, 5), si terrà un omaggio alla Pittura Colta italiana con la mostra Coltissimi. Abate-Russo, attraverso l'opera di due artisti che ne sono gli esponenti storici. All'inaugurazione di sabato 26 marzo interverranno i due maestri, il curatore Francesco Gallo e lo storico dell'arte Arnaldo Romano Brizzi.
In mostra, per la cura di Francesco Gallo, critico d'arte e docente all'Accademia di Belle Arti di Roma, saranno circa 35 opere, oli e disegni che daranno vita a un dialogo inedito fra il segno astratto e geometrizzato della recente collezione di ritratti di Abate, che Gallo definisce come "lo svuotamento del grido di Münch nell'asfalto del reale", e le pennellate
visionarie e sognatrici di Russo dove, sempre secondo il curatore, "gli attimi di silenzio non vengono mai turbati e vige una metafisica quasi olimpica". Romano Abate, con un'importante esperienza alla Biennale di Venezia 1984, catanese Russo, le cui opere sono presente in prestigiose collezioni come quella dei gioiellieri Bulgari e del Senato della Repubblica Italiana.
"Due maestri - spiega Gallo - diversi per formazione ed esperienze raccolte in anni di prestigiose mostre in Italia e all'estero. Abate e Russo sono due esploratori della psiche e del sogno, ciascuno secondo il proprio cardine antropologico ed esistenziale. Metterli insieme in una mostra è stato un atto ardimentoso che non aspira necessariamente alla sintesi, anche perché l'arte del nostro tempo, soprattutto quella sapiensiale e colta, è sempre aperta, emozionale e disponibile a mille letture diverse. L'esperienza di "Coltissimi" sarà semmai l'occasione per dare fondamentale importanza all'idea, che è quasi ideologia nell'eclettismo, di cogliere nella differenza i valori dell'individualità e dell'originalità".
All'esposizione è dedicato un volume che, oltre agli interventi del curatore Gallo, raccoglie un'antologia di saggi critici dove figurano, fra gli altri, i nomi di Edward Lucy Smith, Arthur Schwartz, Christian Parisot, Stefano Papetti, David Bianco e Domenico Danzuso.
"Puntiamo - spiegano Cascone e Gibiino, collezionisti della Galleria Side A - a ricostruire il percorso biografico e artistico di due grandi maestri della Pittura Colta che legano comunque la propria opera alla città di Catania: Russo perché qui
è nato, vive e lavora, Abate per le sue origini: il padre era il pittore e decoratore liberty Alessandro che nel 1902 espose alla Quadriennale di Torino. Dopo la mostra dello scorso autunno dell'italo-libanese Ali Hassoun, definito "il pittore fra Oriente e Occidente", autore del Drappellone del Palio di Siena 2010 (il drappo di seta con cui si premia la contrada
vincitrice), proseguiamo a Side A con passione nel nostro obiettivo: fare di questa galleria un luogo di incontri sul tema dell'arte e di mostre dedicate a maestri storicizzati e contemporanei ma anche a giovani artisti, italiani e stranieri".
Alberto Abate - Esponente principale della "Pittura Colta", pittura che rifiuta il citazionismo. Le sue opere sono definite da Italo Mussi "stanze, luoghi del silenzio e della contemplazione dove regna sovrana la fantasia". C'è un principio svelato, ma conta più il suo svolgimento, attraverso il quale si possono scorgere gli attributi simbolici delle immagini, cupe anche quando sono illuminate dai bagliori spettrali. Poiché è al di sopra della realtà, l'incanto sottile dei simboli appare irreale, come il vero visto dallo specchio. L'irreale dell'arte ha un momento che cangia continuamente, per cui l'evento simbolico è quasi etereo. E' nato a Roma nel 1946. Attualmente vive e lavora tra Roma e Catania, dove insegna Storia dell'Arte Contemporanea alla Facoltà di Architettura. Tra i principali protagonisti dell'Anacronismo e della Pittura Colta, ha esposto
in Italia e all'estero. Nel 1984 ha partecipato alla XLI Biennale di Venezia. Nel 1988 ha installato una sua opera monumentale nell'edificio The Crescent di Philip Johnson a Dallas U.S.A. Nel 2004 il Senato della Repubblica Italiana ha acquisito un suo dipinto per la collezione permanente di Palazzo Madama. Nel 2005 la Bulgari S.p.a. ha collocato sue opere in alcuni negozi internazionali, come Londra e Osaka; sempre nel 2005 il Museo d'Arte di Tel Aviv ha acquisito il suo importante dipinto Aweva.
Salvo Russo - L'opera di Salvo Russo è un universo culturale denso di richiami alla tradizione popolare, alla novellistica, al mito, quello che elabora nelle sue raffinate composizioni, non trascurando di sottolineare di volta in volta le connessioni simboliche che conferiscono a quei temi un significato profondo. Le associazioni mai scontate fra personaggi e oggetti che attendono a modi diversi e non sempre facilmente conciliabili si colorano nella sua opera di simbologie arcane di grande suggestione, dando consistenza alle percezioni intuitive e parvenza di realtà al mondo onirico, senza mai sconfinare nel surreale, ma anzi continuamente richiamando il vissuto. Salvo Russo appare come il degno discendente di una stirpe che tanto ha contribuito alla formazione della civiltà occidentale. E' nato ad Acicastello (Ct) nel 1954. È docente di pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, città dove vive e lavora. Tra i principali esponenti della rinnovata pittura figurativa siciliana, ha partecipato ad alcune delle più prestigiose mostre in Italia e all'estero. E' presente in importanti collezioni, come quella di Bulgari S.p.A., per conto della quale nel 2001 ha esposto in Giappone a La Pittura delle Gioie
presso il Tokyo International Forum, il Kyoto Takashimaya e Isetan Tokyo Museum. Ha realizzato un ciclo di affreschi per il Duomo di Ferla (Sr). Nel corso del 2005 il Senato della Repubblica Italiana ha acquisito un suo dipinto per la collezione permanente di Palazzo Madama.
Info: Side-A Modern Art Gallery tel. 349-872.9000 338-611.94.03
(26 marzo 2011)