Prende il via venerdì 11 marzo l’edizione 2011 dei Seminari Catanesi di Filosofia Politica, coordinati dal prof. Fabrizio Sciacca, ordinario di Filosofia politica alla facoltà di Scienze Politiche di Catania e incentrati quest'anno sul tema “Lo spazio angusto dei diritti”. I seminari, giunti alla seconda edizione, rappresentano ormai un appuntamento fisso nell’ambito dell’attività di ricerca e di didattica della Facoltà di Scienze Politiche. Lo scopo precipuo che questi incontri si propongono di perseguire è quello di fornire occasioni di confronto e buoni argomenti per una seria riflessione in merito al ruolo e alla configurazione che nozioni e concetti quali: diritti, libertà, democrazia, politica, sono chiamati a svolgere nel contesto di un mondo in continuo cambiamento.
La rassegna, che si concluderà il 15 aprile, si articolerà in quattro incontri a carattere seminariale della durata di tre ore ciascuno. Le lezioni si svolgeranno nell’aula magna della facoltà di Scienze politiche, in Via Vittorio Emanuele II, 49. Società della sorveglianza e libertà è il titolo della lezione inaugurale che si svolge venerdì 11 marzo alle 15:30. Ad aprire il ciclo di conferenze sarà il prof. Roberto Escobar, ordinario di Filosofia politica e di Analisi del linguaggio politico all’Università di Milano. Il professor Escobar, inoltre, si occupa di critica cinematografica ed è autore di numerose monografie tra le quali vanno ricordate Metamorfosi della paura (Il Mulino, 2007), Paura e Libertà (Morlacchi, 2009) e La paura del laico (Il Mulino, 2010).
Il tema scelto quest’anno pone l’accento su uno dei temi forse più delicati della riflessione intorno alla natura dei diritti, ovvero, quello della loro estensione. Si tratta evidentemente di una delle questioni centrali che attraversa trasversalmente più di una dimensione concettuale. Essa, infatti, pone interessanti interrogativi sia sotto il profilo squisitamente giuridico - in relazione, ad esempio, alle questioni di simmetria e di equilibrio tra l’ordinamento giuridico europeo e il contesto eminentemente nazionale - sia entro una dimensione etica: in relazione al rapporto tra cose intese come diritti e cose interpretate quali valori. Ed ancora, la definizione di un confine invalicabile del diritto, impone un’attenta riflessione in merito al significato attuale della nozione di libertà e alla natura delle aree di non interferenza, dopo tutto a ben guardare si tratta, ancora, di una questione di estensione.
Quali sono i limiti ascrivibili all’esercizio del potere? Sulla base di quali priorità va definita la legittimità dell’interferenza con la dimensione privata della libertà? Ed infine, uno scenario globale variegato e complesso non può non implicare una ridefinizione nominale, ma non solo nominale, dei diritti. Più semplicemente, ciò che si richiede è la statuizione di quello che può essere considerato come un elenco aggiornato, uno schema ragionato dei “nuovi diritti”: compatibile e coerente con la descrizione e l’interpretazione che è possibile dare della realtà contemporanea.
Le intersezioni tra le molteplici dimensioni esistenziali, sia individuali che collettive, ci spingono a operare un’attenta analisi tra i diversi contesti: etici e bioetici, politici, antropologici, tecnologici. In ognuna di queste dimensioni dell’agire sembra essere presente l’ambiguo dilemma tra diritti e preferenze, tra interessi legittimi e pubblicamente giustificabili e mere aspirazioni soggettive.
Il secondo incontro dal titolo Ordine giuridico europeo e ordine nazionale (venerdì 29 marzo, ore 10), vedrà l’autorevole presenza del professor Sabino Cassese, giudice della Corte Costituzionale e professore di Storia e Teoria dello Stato alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Tra le pubblicazioni recenti del professor Cassese è doveroso ricordare I Tribunali di Babele. I giudici alla ricerca di un nuovo ordine globale (Donzelli, 2009); Il diritto globale. Giustizia e democrazia oltre lo Stato (Einaudi, 2009).
La terza lezione intitolata L’età dei nuovi diritti (venerdì 8 aprile, ore 10) sarà tenuta dalla professoressa Marta Cartabia, ordinario di Diritto Costituzionale all’Università di Milano-Bicocca. Marta Cartabia ha curato per la casa editrice il Mulino il volume dal titolo I diritti in azione. Universalità e pluralismo dei diritti fondamentali nelle Corti europee (Il Mulino, 2007) e, in collaborazione con Andrea Simoncini il recente La sostenibilità della democrazia nel XXI secolo (Il Mulino, 2009).
A chiudere la prestigiosa rassegna sarà la professoressa Roberta De Monticelli, ordinario di Filosofia teoretica, a lungo titolare a Ginevra della cattedra che fu di Jeanne Hersch e adesso di quella di Filosofia della persona all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, con la lezione dal suggestivo titolo Lo spauracchio dei valori. Riflessioni su alcuni fraintendimenti (venerdì 15 aprile, ore 16). Tra le pubblicazioni recenti della professoressa De Monticelli meritano di essere ricordate La questione morale (Raffaello Cortina, 2010) e La novità di ognuno. Persona e libertà (Garzanti, 2009).
La partecipazione degli studenti ai seminari dà titolo al conseguimento di 2 CFU previa presentazione di una dissertazione inerente ad uno dei temi affrontati nel corso degli incontri.
(11 marzo 2011)
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