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L'Affarista

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Lunedì 14 febbraio alle 20:45, al Teatro Vittorio Emanuele di Noto, in scena testo teatrale di Honorè de Balzac, per la Stagione 2010-2011 I Grandi Classici

Lunedì 14 febbraio alle 20:45, al Teatro Vittorio Emanuele di Noto, andrà in scena L'Affarista (Mercadet l'affarista) di Honorè de Balzac, per la Stagione 2010-2011 I Grandi Classici. 

La regia è di Antonio Calenda. Interpretano: con Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli, Paila Pavese e Osvaldo Ruggieri. E' una produzione Teatro Stabile del Friuli-Venezia-Giulia - Teatro Stabile di Calabria - Teatro Quirino / Vittorio Gassman.

«Ah! Conoscete la nostra epoca! Oggi, signora, tutti i sentimenti svaniscono e il denaro li sospinge. Non esistono più interessi perché non esiste più la famiglia, ma solo individui! Vedete! L'avvenire di ciascuno è in una cassa pubblica (.) Vendete gesso per zucchero: se riuscite a far fortuna senza suscitare lamentele, diventate deputato, pari di Francia o ministro!» Si adatta perfettamente al nostro tempo, questa pungente battuta: tanto che non ci sarebbe nulla di strano a sentirla pronunciare oggi, magari da qualcuno che commenti una delle tante notizie di speculazioni e crisi economiche che punteggiano quotidianamente i giornali. Invece - e ciò è davvero sorprendente - risale alla metà dell'Ottocento, scritta da Honoré de Balzac e pronunciata da Mercadet, personaggio attorno al quale è concepito Le faiseur - L'affarista, uno dei migliori testi teatrali di questo grande maestro della letteratura realista.

Balzac scrive di una borghesia ormai affermata come classe sociale di potere e prestigio, che ha perso l'allure di una presunta nuova etica, e che si riassume in un dubbio vocabolo: affarista. Mercadet, il protagonista, ha parenti prossimi in tutto il mondo, all'epoca e fino ai giorni nostri: affarista di nome, maneggione di fatto, non stupisce per l'abilità finanziaria, bensì per la capacità di convincere chi lo circonda della bontà dei propri affari. Scaltro, ipocrita e capace di volgere a proprio favore ogni evento, Mercadet vive con il solo scopo di speculare, di arricchirsi. E in questa frenesia non esita a usare la moglie a proprio favore, come uno specchietto per le allodole.

Info: info@fondazioneteatrodinoto.it



(14 febbraio 2011)

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