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Odisseo

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Giovedì 13 gennaio alle 21, da Scenario Pubblico, in prima assoluta spettacolo diretto da Roberto Zappalà. Repliche fino al 23 gennaio

Giovedì 13 gennaio alle 21, da Scenario Pubblico, per TE.ST Teatro Stabile di Catania, andrà in scena prima assoluta Odisseo (il naufragio dell’accoglienza), creazione di Roberto Zappalà per 8 danzatori e un soprano. I danzatori sono: Adriano Coletta, Lorenza Di Calogero, Samantha Franchini, Rumiko Otsuka, Roberto Provenzano, Fernando Roldan Ferrer, Salvatore Romania, Antoine Roux-Briffaud.  

Odisseo è stato realizzato dalla compagnia zappalà danza nell’ambito di una collaborazione triennale firmata con il Teatro Stabile di Catania, che si è impegnato a sostenere la compagnia per la realizzazione di tre diverse produzioni: dopo A.semu tutti devoti tutti?, che ha riscosso grande successo di pubblico e critica e che ha anche vinto il Premio Danza&Danza quale miglior spettacolo italiano 2009, la compagnia propone “Odisseo”. Anche questa nuova produzione si inserisce nel percorso di “re-mapping sicily” avviato qualche anno fa da Roberto Zappalà.

Odisseo è stato realizzato dal coreografo in diverse tappe “pre-testo”, la prima tappa “pre-testo 1: naufragio con spettatore”, spettacolo compiuto per 2 danzatori, pianoforte e voce su musiche di J.S.Bach, è già stata presentata nell’ambito dell’uva grapes Catania contemporary dance festival il 31 agosto 2010, mentre “pre-testo 2. accoglienza” è stato elaborato dal coreografo tra settembre e ottobre 2010 in Olanda su musiche di Eckhart Kopetzki in collaborazione con ArtEZ di Arnhem ed è stato proposto in prima assoluta con musica dal vivo da danzatori e musicisti di ArtEZ in un tour nei Paesi Bassi nel mese di novembre 2010.

“Odisseo” (il naufragio dell’accoglienza), è un lavoro sull’emigrazione e immigrazione e sul rapporto che noi bianchi/occidentali abbiamo nei confronti del popolo migrante. Partire da Omero per arrivare all’emigrazione è la sfida che lo spettacolo vuole affrontare. Il mare, teorico, da percorrere sembrerebbe enorme, ma due fondamentali punti di contatto lo rendono navigabile; uno di tipo geografico l’altro concettuale.

Sia il viaggio di Ulisse sia molte delle tragiche odissee del tempo presente si dislocano entrambi nella stessa mappa: il mediterraneo. Mediterraneo che ha al suo centro la Sicilia, prima produttrice di “materiale umano da esportazione” tra ‘800 e ‘900. Odisseo (nome greco di Ulisse da cui Odissea), con tutte le ovvie differenze, è stato di sicuro, nel suo interminabile nostos, uno straniero che si doveva confrontare con l’etica dell’accoglienza. Era l’altro. E l’incontro/scontro con l’altro è la vera sfida del XXI secolo, come dice Kapuscinski, e anche perché “tutti noi, abitanti del nostro pianeta, siamo altri rispetto ad altri.”

Con Odisseo si cerca di ritrovare il cuore di un mondo e di un’avventura, che secondo Perec scaturisce dall’incontro di due parole: erranza e speranza. (Nello Calabrò)

Lo spettacolo andrà in replica fino al 23 gennaio (13| 14| 15| 16| 20| 21| 22| 23 gennaio - gio, ven, sab ore 21.00 | dom 16 ore 19.00 | dom 23 doppia replica ore 17.00 e 21.00).

Info: Teatro Stabile di Catania tel. 095 7310888

(13 gennaio 2011)

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