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Primo Sangue

Mercoledì 15 dicembre alle 18, alla libreria Tertulia di Catania, presentazione del libro-inchiesta di Aldo Pecora. Sarà presente l'autore
Mercoledì 15 dicembre alle 18, alla libreria Tertulia (via Michele Rapisardi n.1), sarà presentato il libro-inchiesta Primo Sangue di Aldo Pecora, presidente del Movimento Ammazzateci tutti. Oltre all'autore sarà presente anche Rosanna Scopelliti, figlia del giudice Antonino Scopelliti, assassinato dalla mafia nel '91 e protagonista del libro-inchiesta in questione. Modererà il dibattito il giornalista di "Antenna Sicilia" Alessandro Sofia. 

Passa dalla Sicilia la terza tappa del tour nazionale di presentazioni al pubblico di 'Primo sangue' (Rizzoli Bur), opera prima del giovane fondatore di 'Ammazzateci Tutti', Aldo Pecora, incentrata sull'assassinio del giudice calabrese Antonino Scopelliti, il sostituto Procuratore generale della Suprema Corte di Cassazione che ha tenuto la pubblica accusa nei più importanti processi d'Italia: dal primo processo Moro, al sequestro dell'Achille Lauro, alla strage di Piazza Fontana ed a quella del Rapido 904, ai processi di mafia, dalla 'ndrangheta, alla Nuova Camorra Organizzata, fino al Maxiprocesso contro Cosa Nostra, che gli è costato la vita il 9 agosto 1991. Il magistrato, infatti, è stato ucciso nella sua città natale, Campo Calabro, dove trascorreva le ferie estive studiando gli incartamenti giudiziari di quello che i cronisti del tempo definirono 'il processo del secolo' contro Riina, Provenzano ed i boss della 'Cupola' di Cosa Nostra, giunto all'ultimo grado di giudizio. Morendo, Scopelliti lasciava orfana una figlia di sette anni, Rosanna, della cui esistenza quasi nessuno sapeva, per ragioni di sicurezza.

Nonostante non furono mai identificati i killer, Giovanni Falcone individuò subito nell'omicidio Scopelliti quello che poi verrà definito come un 'patto di sangue' tra mafia siciliana e mafia calabrese. Intuizione confermata anche da alcuni pe ntiti, i quali rivelarono che Cosa Nostra chiese alla 'ndrangheta l'eliminazione del grande accusatore della Cassazione in cambio di una pacificazione garantita dai siciliani tra i clan di Reggio Calabria, al tempo schierati in eserciti contrapposti in una guerra che porterà alla fine a quasi mille vittime in poco più di cinque anni. Ma il delitto è rimasto impunito, in quanto dopo le condanne nei processi di primo grado per Riina e soci quali mandanti, in Appello si verificò il crollo in giudizio del cosiddetto 'Teorema Buscetta' e, quindi, finirono tutti assolti con sentenze confermate anche in Cassazione nel 1999 e nel 2004.

Il libro di Aldo Pecora raccoglie testimonianze della figlia del giudice, Rosanna Scopelliti, e dei magistrati antimafia Salvatore Boemi e Nicola Gratteri, aprendo a nuovi scenari completamente inediti e si propone di far riaprire indagini e processo. Alla libreria Tertulia con l'autore anche Rosanna Scopelliti, la figlia di Antonino Scopelliti e Presidente della Fondazione a lui intitolata. A moderare sarà l'incontro il Giornalista di "Antenna Sicilia" Alessandro Sofia. Nel corso del caffè letterario Tiziana Giletto e Dario D'Agata interpreteranno alcuni brani tratti dal libro.

(15 dicembre 2010)

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