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Memento Vitae

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Sabato 18 dicembre alle 19, alla Galleria Dietro le Quinte, inaugurazione mostra fotografica di Emma Vitti

Sabato 18 dicembre alle 19, alla Galleria Dietro le Quinte, sarà inaugurata la mostra fotografica Memento Vitae di Emma Vitti, a cura di Cristina Trivellin. L'evento, visitabile fino al 18 gennaio 2011, sarà presentato da Roberto Mutti.

Sono circa 15 le fotografie che permetteranno al pubblico di viaggiare tra le metafore visive dell'artista lasciandosi andare e addentrandosi per vedere e "stravedere", per trovarci dentro la propria storia attraverso un viaggio dell'anima di suggestioni ed emozioni. Una serie di scatti al mercato del pesce di Catania: luogo in cui si respira forza, energia primaria, dove odori, suoni, voci e colori sono tonalità intense, dove la vita e la morte si colgono dentro un unico senso circolare. Se negli antichi dipinti i memento mori rappresentavano un monito, una richiesta di attenzione sulla caducità, la contingenza, ricordandoci attraverso i simboli la nostra imminente fine, il memento vitae pone la stessa urgenza, le medesime dinamiche ma ribaltandone l'avvertimento ricordandoci la necessità, la forza dirompente dell'essere che impone la propria meta, una riconciliazione tra i due opposti poli che governano la nostra psiche. Attraverso la sublimazione resa dall'arte è possibile raggiungere il punto di dissolvimento dei dualismi e il superamento delle visioni parziali immergendoci in un unico flusso percettivo ed emozionale. (Cristina Trivellin)

Emma Vitti ama dire che tutti noi facciamo fatica a sopportare la morte perché la nostra cultura ci impedisce o ci rende difficilmente raggiungibile la dimensione del piacere e che quindi, di questo, e non della morte, abbiamo davvero paura. È una tesi interessante per comprendere le sue ricerche fotografiche dove la sensualità , che è sempre ben presente, si insinua fra le pieghe della realtà per riapparire in tutta la sua insidiosa attrazione seduttiva. Allo stesso tempo, per l'autrice, il dolore, la sofferenza, l'indugiare sull'angoscia sono elementi connotati alla vita stessa dell'uomo ma è poi la bellezza a coprire la sofferenza, è la relazione stabilitasi fra gli individui a permettere di andare oltre, è il percorso creativo ad indicare una possibile via d'uscita. Non le interessa avere di fronte dei semplici osservatori ammirati, perplessi, concordi o dubbiosi, ma degli interlocutori capaci di intuire che con le sue fotografie non solo, come afferma "sperimenta la vita" ma spinge chi la segue a sperimentarla con lei.

In occasione dell'inaugurazione sarà presentato il libro Configurazioni provvisorie edito da Electa e curato da Roberto Mutti.

(18 dicembre 2010)

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