Università di Catania
Università di Catania - L'Agenda

Etnafest 2010 | A Valli, ovvero la morte dei paladini a Roncisvalle

altri eventi in città
Sabato 27 e domenica 28 novembre alle 19, alle Ciminiere di Catania, in scena l’Opera dei Pupi dei Fratelli Napoli

Sabato 27 e domenica 28 novembre alle 19, al Centro Fieristico Le Ciminiere di Catania (Padiglione D. 03), prosegue il cartellone di Etnafest 2010, con l’Opera dei Pupi dei Fratelli Napoli, una delle compagnie teatrali più prestigiose del panorama artistico, fondata a Catania nel 1921 e giunta oggi alla sua quarta generazione.

Sarà l’ultimo week end offerto dalla Provincia regionale di Catania - guidata da Giuseppe Castiglione - al Teatro Stabile dell’Opera dei Pupi delle Ciminiere: per la regia di Fiorenzo Napoli, andrà in scena ‘A Valli, ovvero la morte dei paladini a Roncisvalle, spettacolo originale scritto a quattro mani dal regista e da Alessandro Napoli, per pupari, pupi e cantastorie.

«Quando con mio cugino Fiorenzo, nella piccola bottega di via Reitano, abbiamo ideato questo spettacolo - spiega Alessandro Napoli - ci siamo chiesti come far comprendere a un pubblico nuovo una rappresentazione di un’ora e mezza, cercando di capire cosa avessero rappresentato gli eroi paladini per tante generazioni di siciliani e cosa continuassero a significare per noi, ostinati pupari che senza soluzione di continuità, dal 1921 ad oggi, cerchiamo di mantenere viva la tradizione dell’Opra a Catania». La scelta è poi ricaduta su un episodio dalla grande vocazione tragica e scenotecnica, che contraddistingue la tradizione catanese dell’Opra: quale miglior messaggio se non quello legato all’eroica morte di Orlando e dei paladini a Roncisvalle per il vile tradimento di Gano di Magonza, per emozionare e far riflettere il pubblico moderno? «Vogliamo ricordare - continua Napoli - il massacro perpetuato in sette sanguinosissime serate che ha lasciato una traccia divenuta proverbiale: i pupari le chiamavano “le sette serate di Roncisvalle “A Valli” e ancor oggi i catanesi, per indicare eventi di grande portata usano l’espressione “E’ successa la Valle!”». Con un salto nel tempo, ecco dunque spiegata l’origine di quello che soprattutto per i più giovani è solo un modo di dire: assistere allo spettacolo sarà quindi una preziosa occasione per saperne di più e capire che quella era una “valle” di sangue per i paladini trucidati e di dolore per pupari e spettatori, che in sette sere di lacrime si consumava nei teatrini di quartiere. Astolfo, Baldovino, Oliviero, Orlando erano persone reali, la cui vita era seguita passo dopo passo dal pubblico: erano amici e compagni d’avventura, che hanno perso la vita tra le gole di Roncisvalle per dare l’esempio estremo: essere fedeli ai propri valori anche oltre la morte. Ecco perché “il cattivo” Gano di Magonza era così odiato dagli spettatori, che vedevano in lui il tradimento e il male che vinceva sul bene. Basti aggiungere che l’episodio era così sentito dal popolo che la sacralità del rito a Catania veniva ripetuta per un’intera settimana, ciascuna delle sette serate segnata dalla morte degli eroi. Atmosfera, questa, che i Fratelli Napoli ricreeranno attraverso il lamento degli spettatori dopo il massacro di Roncisvalle: portavoce di queste emozioni sarà anche “Peppeninu”, la maschera tradizionale dell’Opra catanese che, esprimendo il punto di vista del pubblico, diventerà l’interlocutore naturale del puparo con i suoi spettatori, «per poter parlare al pubblico della Valle di ieri e delle molte “valli” di oggi», conclude Alessandro Napoli.

La battaglia di Roncisvalle (778 d.C.), ricordata come una delle più celebri battaglie condotte da Carlo Magno, re dei franchi, fu un episodio cantato nelle “chansons des gestes” composte dai trovatori, che resero così eterno il mito dell'eroe leale e impavido (Orlando) e del traditore pronto a vanificarne gli sforzi (Gano di Magonza). Lo spettacolo delle Ciminiere è infatti tratto dalla “Chanson de Roland” di Turoldo, dal “Morgante” del Pulci, e dalla sceneggiatura a soggetto degli opranti tradizionali.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

(27 novembre 2010)

Stampa testo
Invia questo articolo
Tutti gli appuntamenti...
Archivio eventi
In prima pagina