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Festa Lapis | Le videoinstallazioni e le Mostre

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Dal 23 al 26 settembre la Festa di Lapis alla Villa Bellini performance artistiche e video installazioni

Dopo 2 decenni di segnali di suoni & visioni scanditi nero su bianco, Lapis festeggia il suo ventesimo compleanno insieme a centinaia di “amici” - artisti, video maker, musicisti, testimoni e autori di 2 decenni di vita artistica in Sicilia - con l’idea di continuare a stimolare le occasioni artistiche, sempre attenta alle produzioni della città, all’evoluzione dei linguaggi, agli incontri con culture diverse, in un progetto ideato e diretto dai fondatori di Lapis, Andrea Pennisi e Paolo Consoli, con interventi in differenti punti della città. La Festa di Lapis si snoda tra i viali, i chiostri e le terrazze della Villa, percorrendo fin dal pomeriggio un ideale labirinto di occasioni artistiche, installazioni, session musicali, reading, sonorizzazioni, djset, performance e concerti di oltre 100 artisti che festeggiano Lapis ognuno con la propria Arte.

Le videoinstallazioni e le Mostre - Un vero labirinto sotterraneo, quello scavato sotto il chiosco della musica, riaperto per l’occasione, è il luogo scelto per le videonstallazioni. Maria Arena: il suo percorso di ricerca artistica (videoinstallazioni, docufiction, found footage) mette il video in relazione con la performance o la dimensione teatrale; Il gruppo La Paura Mangia L’Anima di Zoltan Fazekas, Sebastiano Pennisi, Alessandro Aiello e Livio Marchese, audio/video non-fiction e documentari; La scatola nera di Waldemar Link, il progetto di Benedetto Caldarella, è uno strumento che registra e rimanda alla intelligente e attenta curiosità del passante la magia di un incontro. L’opera audio visual di Danilo Traverso è una grande scultura gonfiabile, una lente di distorsione e di rifrazione sulla realtà: proiettando le immagini dall’interno della struttura, costruisce un’uniforme realtà visiva trasformando le pareti di nylon in una sorta di “pelle organica cangiante”, un organismo vivente che si trasformerà durante l’evoluzione della performance. Basmati, il visual artist invitato a interagire con l’opera, sviluppa un progetto di ricerca dedicato alle immagini sperimentali, basato sullo sviluppo di tecniche di animazione applicate a varie discipline: disegno, pittura, grafica, fotografia e video, tutte filtrate da un’esperienza digitale leggera e molto flessibile: una cultura digitale che trova nell’animazione sperimentale storica il suo punto di riferimento. Nel viale dei personaggi illustri in mostra anche la Bottega del Liutaio di Giuseppe Severini, le installazioni di Claudio Arezzo di Trifiletti. Gli allestimenti di questo labirinto artistico sono della bottega Cartura.

(23 settembre 2010)

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