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R/esistenze lesbiche nell’Europa nazifascista

Sabato 3 luglio alle 18, nel Cortile della Cgil di Catania, presentazione del libro a cura di Paola Guazzo, Ines Rieder e Vincenza Scuderi

La locandina

Si svolge sabato 3 luglio alle 18, nel Cortile della Cgil di Catania (via Crociferi 40), la presentazione del libro R/esistenze lesbiche nell’Europa nazifascista, a cura di Paola Guazzo, Ines Rieder, Vincenza Scuderi (Ombre Corte, Verona 2010). La presentazione, che ricade all’interno delle iniziative del Catania Pride 2010, è organizzata dall’Associazione Antimafie “Rita Atria” insieme all’associazione La Città Felice e all’Anpi (Associazione nazionale Partigiani d’Italia - Catania) con il patrocinio della facoltà di Lingue e Letterature straniere di Catania e la collaborazione dell’associazione culturale Alan Lomax.

R/esistenze lesbiche nell’Europa nazifascista è una raccolta di saggi di studiose internazionali che affronta per la prima volta in Italia la questione dell’oppressione e della resistenza delle donne omosessuali sotto i nazifascismi europei. Oltre ai testi delle curatrici Paola Guazzo - che ha recentemente pubblicato il romanzo Un mito, a suo modo e curato con altre Il movimento delle lesbiche in Italia -, Ines Rieder (che dagli anni Novanta si occupa principalmente di ricerca storica) e  Vincenza Scuderi, ricercatrice di Lingua tedesca e traduzione alla facoltà di Lingue e Letterature straniere dell'Università di Catania, il volume contiene inoltre contributi di Marie-Jo Bonnet, Ilse Kokula, Raquel Osborne e Claudia Schoppmann.

Emma Baeri e Domenico Stimolo dialogheranno con due delle autrici Paola Guazzo e Vincenza Scuderi. A seguire interventi di Maria Teresa Aloisi, Gianni Famoso e Ciccio Giuffrida.

Alle 20:30 si svolgerà la proiezione del documentario But I Was a Girl. The Story of Frieda Belinfante (regia di Toni Boumans, Olanda 1999/2000), dedicato alle sorprendenti vicissitudini della partigiana olandese Frieda Belinfante.

Alle 22 Fuoricampo Lesbian Group presenterà una sezione di cortometraggi provenienti dal festival bolognese di cinema lesbico Some Prefer Cake, a cura di Luki Massa, che sarà presente all'iniziativa.



Il libro. In un contesto in cui la ricerca storica europea appare ancora fortemente condizionata da istanze maschili-bianche e le reti accademiche non sembrano certo distinguersi nell'investire sensibilità ed energie sulla storia dei soggetti "altri", quali le lesbiche sono indubbiamente, i lavori qui presentati assumono sicuramente una rilevanza particolare nel panorama storiografico. Frutto di un lavoro corale sulle poche fonti e testimonianze di cui ancora si dispone, il volume si avvale dei contributi di alcune note storiche del lesbismo che si occupano di esistenze e resistenze lesbiche nell'Europa dei nazifascismi, includendo anche il franchismo spagnolo. La barra che si è scelto di apporre su "r/esistenze" sta infatti a indicare come per le lesbiche la stessa esistenza possa essere considerata una forma di resistenza (all'eterosessualità obbligatoria, alla cancellazione di sé e delle proprie passioni), ancor più in periodi di forzata "normalizzazione" di tutte le donne come furono quelli dei fascismi europei del Novecento. Ma la "resistenza" che trova spazio in questo libro è anche quella di lesbiche politicamente consapevoli, che fronteggiarono e combatterono con determinazione e coraggio le dittature di Mussolini, di Hitler e di Franco. Nel volume vengono inoltre affrontate anche le questioni, spesso rimosse, relative alla "zona grigia" della sopravvivenza durante l'internamento e ai rapporti fra "asociali" e "politiche" nei Lager.
Il film. But I Was a Girl. The Story of Frieda Belinfante (regia di Toni Boumans, Olanda 1999/2000)

La storia coraggiosa di una direttrice d'orchestra "scomoda". Nata nel 1904 Frieda Belinfante è stata la prima direttrice d’orchestra in Olanda e nell’Orange County, Stati Uniti. Personaggio forte, dichiaratamente lesbica, per metà di origine ebraica è costretta a interrompere la carriera a causa dell'occupazione nazista. Durante la seconda guerra mondiale Frieda si unisce alla Resistenza facendo parte di un gruppo che organizza varie azioni di sabotaggio tra cui la più grossa quella della distruzione di tutti i dati dell'anagrafe nazionale permettendo la salvezza di centinaia ebrei. Purtroppo il gruppo fu scoperto e giustiziati quasi tutti i suoi componenti.
Frieda si salvò vestendosi da uomo, nascondendosi ogni notte in un luogo diverso ed infine fuggendo in Svizzera. Qui viene catturata e internata in un campo di rifugiati. Finita la guerra ritorna in Olanda e nel 1947 lascia l’Europa per emigrare negli Stati Uniti. Dopo essersi trasferita in America inizia una sfolgorante carriera negli Studios di Hollywood All'inizio degli anni '50 fonda l'Orange County Philharmonic Orchestra, di cui sarà direttrice con successo per parecchi anni.
Questo film è basato sull’intervista che Frieda già novantenne, rilasciò nel 1994 al giornalista Klaus Muller, poi autore del documentario “Paragrafo 175”, racconta di lei, dalla sorella Renee. Illustrato da immagini di repertorio, materiale d’archivio dell’orchestra e commentata da alcuni dei brani più belli composti da lei composti. Frieda Belinfante è morta a novantuno anni nel 1995.

(03 luglio 2010)

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