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L'altra città

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Venerdì 14 Maggio alle 20 alla Galleria FIAF - Le Gru inaugurazione mostra personale di Francesco Granelli di Arezzo

Venerdì 14 Maggio alle 20 sarà inaugurata alla presenza dell'Autore la Mostra Fotografica Personale di Francesco Granelli di Arezzo dal titolo L'altra città alla Galleria FIAF - Le Gru (Corso Vitt. Emanuele, 214) di Valverde (CT).

La mostra, patrocinio FIAF V6-2010, sarà presentata da Giuseppe Fichera (Presidente del G. F. Le Gru), da Enzo Gabriele Leanza (Consigliere Nazionale FIAF) e da Santo Mongioì (Delegato Regionale FIAF); la stessa resterà aperta dal 14 al 21 Maggio dalle ore 18 alle ore 20 (escluso la domenica).

L'altra città di Francesco Granelli di Arezzo - Centri commerciali, edifici che avanzano, negozi fashion, ristoranti, ed ancora pub, cinema, teatri ed il metrò. E’ Nuova Delhi una delle città progresso della nascente India. L’obbiettivo di Francesco Granelli non è puntato sulle strade di questa città per svelarne il gusto o lo stile, non è questa la Delhi che ci vuole comunicare ma “l’altra città”, quella nascosta dai riflettori e dalle grandiosità dello sviluppo. Rapito, come molti occidentali, dal fascino delle terre d’india, il fotografo ci fornisce una personale visione della old city; pur rimanendo colpito dalla fiumana di persone che si snodano tra le vie del vecchio mercato, restituisce un delicato ed intimissimo ritratto umano. Non sono appunti di viaggio, ma visioni di una città in cui l’uomo si fa filtro moderno attraverso cui il reale, il già costruito, penetra per riflessi di luce, ricostruendo e trasformando l’insieme. Questa è una visione che nasce dal gioco ambiguo tra l’esterno e l’interno, l’impossibile da vedere e da cui è impossibile vedere, ma che lascia spazio all’immaginazione. La scelta di operare di notte permette al fotografo di isolare lo spazio fisico permettendoci una visione altra. Come in una messinscena in L’Altra Città la teatralità è del tutto esplicita, ogni cosa è in movimento, niente è durevole, tutti si aggirano tra l'aria elettrica di un ambiente caratterizzato da un ritmo di brevi spazi di tempo, frammentato così come lo scopriamo in queste fotografie che ci permettono di percepire il movimento tra contorni sfrangiati e scie luminose. Ma Granelli va oltre, svuota la scena dal colore, restituendoci una visione prevalentemente a tono caldo, tra gialli ocra e leggeri rossi. Il suo è quasi un rifiuto dell’ordine compositivo, tutto si staglia con la plasticità, la semplicità di un segnale luminoso, il reale è registrato azzerando ogni possibilità di lettura formale cosicché i segni possano parlare o meglio emergere liberamente e l'immagine consentire quelle vibrazioni tra immaginario e reale. La fotografia esprime la vita, testimonia il proprio tempo, il proprio ambiente, la sofferenza e la serenità dell’umanità. Ma la sua ricchezza è anche la sua libertà di esprimere in modo diverso! E’ così che raggiunge una forma di autonomia, diventa oggetto, nuova realtà silenziosa. (Paola Binante)

(14 maggio 2010)

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