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Hotel des Etrangers, dal Grand Tour ai Centri di accoglienza

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Fino a domenica 25 aprile nell'ex Convento del Carmine di Sutera (Caltanissetta) mostra collettiva a cura di Giusi Diana

Fino a domenica 25 aprile negli spazi espositivi dell'ex Convento del Carmine di Sutera (Caltanissetta), si terrà una mostra collettiva dal titolo Hotel des Etrangers, dal Grand Tour ai Centri di accoglienza, curata da Giusi Diana e promossa dal Comune di Sutera.

La mostra propone una riflessione su un tema certamente complesso ma di grande attualità, quello dei “boat people”, i migranti che fuggono via mare dalla povertà attraverso mezzi di fortuna. Per secoli meta del Grand Tour per i viaggiatori di mezza Europa, la Sicilia è oggi drammaticamente presente sulle pagine di cronaca per gli sbarchi di altri stranieri, i clandestini che spesso trovano la morte nelle acque del suo mare. Il titolo della mostra “Hotel des Etrangers” (Albergo degli stranieri) allude con amara ironia a luoghi meno ameni, ossia ai CDA, i centri di accoglienza come quello di Lampedusa, e nello stesso tempo fissa l'attenzione su quegli stranieri che da tempo vivono in Sicilia e che costituiscono una vivace comunità artistica internazionale.

Gli artisti chiamati ad offrire le loro riflessioni sul tema, attraverso circa quaranta opere che vanno dalla videoinstallazione, alla scultura, alla fiber art, all'arte oggettuale, alla fotografia, sono: Philippe Berson (Francia), Anne-Clémence de Grolée (Francia), Martin Emschermann (Germania), Juan Esperanza (Messico), Anna Guillot (Italia/Francia), Yvonne Kohler (Regno Unito), Hilde Margani Escher (Germania), Nelida Mendoza (Paraguay).

Come spiega Giusi Diana nel testo di presentazione: “L'Hotel des Etrangers" (Albergo degli stranieri) che dà il titolo alla mostra, da una parte allude con amara ironia ai centri di accoglienza per i clandestini, dall'altro richiama alla memoria la lunga tradizione di ospitalità e di accoglienza dell'Isola. Luogo di asilo, dopo un lungo viaggio; rifugio ideale dal pericolo scampato; punto di partenza per nuove scoperte; l'Hotel immaginario ospita otto artisti stranieri che vivono da anni in Sicilia e le cui opere ci fanno riscoprire, grazie ad inedite suggestioni, la drammatica realtà dei migranti. "
La mostra realizzata in collaborazione con Museum, Osservatorio dell'arte contemporanea in Sicilia e l'Associazione Nuvole Incontri d'Arte di Palermo è corredata da un catalogo, con un testo della curatrice, delle edizioni Ezio Pagano di Bagheria.

(19 aprile 2010)

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