Venerdì 26 novembre alle 17, nella sede dell’Accademia Gioenia di Catania, a Palazzo Gioeni (piazza Università, ingresso da via Fragalà, 10), si tiene l'ultimo appuntamento del ciclo “Caffè scientifico dell’Accademia Gioenia”.
A tenere il settimo incontro, dal titolo La riflessione sulla scienza, sarà il prof. Giancarlo Magnano di San Lio, docente di Storia della filosofia all’Università di Catania.
L'abstract. Nello spirito dell’incontro, che vuole essere un tentativo di stabilire un più fecondo dialogo tra "studiosi delle scienze esatte" e "umanisti", eviterò tanto di proporre una riflessione sui miei studi specifici (che forse risulterebbe poco chiara e di modesto interesse), per esempio la complicata questione della differenziazione tra Naturwissenschaften e Geisteswissenschaften sollevata da Wilhelm Dilthey nella seconda metà dell’Ottocento, quanto di cimentarmi sul terreno (per me assai impervio) delle ‘scienze esatte’; piuttosto, tenterò di fornire qualche elemento di discussione a partire da alcune considerazioni storiche sulla scienza e, soprattutto, nella prospettiva di un aperto confronto tra ‘scienziati’ ed ‘umanisti’ di cui da tempo avverto, per la verità insieme a molti altri, necessità ed urgenza.
Il punto di avvio può essere costituito dal significato e dal ruolo della storia della scienza, nei nostri ordinamenti accademici molto vicina alla storia della filosofia: muovendo da quest’ultima, farò riferimento ad alcuni (tra i tanti possibili) modi in cui la scienza è stata storicamente intesa dai filosofi, per sollecitare una discussione in cui possano venir fuori le differenze (almeno le più immediate ed evidenti) tra l’idea di scienza (qui nel senso più ampio) sostenuta e difesa dagli ‘scienziati’ e quella propria degli ‘umanisti’. Lo farò cercando di mantenermi, per quanto possibile, in una dimensione ‘antidogmatica’, cioè senza fare riferimento ad un modello ermeneutico ‘privilegiato’, ma limitandomi a rendere un possibile punto di partenza per la discussione. Da qui il discorso potrà svilupparsi (è questo lo spirito dell’incontro, se l’ho inteso correttamente) in una libera discussione che tenga anche conto di alcuni problemi attuali (la formazione scientifica e umanistica nelle scuole, la preoccupante ‘estraneità’ tra corsi di laurea ‘scientifici’ ed ordinamenti ‘umanistici’, la valutazione della ricerca nell’ambito accademico etc..) e possa tentare di individuare, se non soluzioni, almeno vie effettivamente percorribili e, soprattutto, l’eventuale volontà di procedere in una tale direzione. Reputo essenziale, per questo, evitare facili quanto inutili schemi riduzionistici (la filosofia che abbraccia e ‘supera’ tutte le scienze, come diceva Hegel, o la presunta inutilità ‘pratica’ delle scienze umane, come molto spesso oggi si tende a dire, e così via). Credo sarà già difficile trovare un linguaggio ed un impianto concettuale comuni, ma mi pare valga senz’altro la pena tentare.
(26 novembre 2010)