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Convitto Nazionale M. Cutelli. 230 anni di storia, arte, cultura

Lunedì 15 febbraio alle 17.45, nell'aula magna del Convitto Cutelli, presentazione del volume sul "Collegio dei Nobili"
Lunedì 15 febbraio alle 17.45, nell’aula magna del Convitto nazionale Mario Cutelli di Catania, diretto da Osvaldo S. Bresmes, verrà presentato il volume Convitto Nazionale M. Cutelli - 230 anni di storia, arte cultura.

A presentare il libro sarà il preside della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Catania Giuseppe Barone. Seguirà l’intervento del professore associato di Disegno al dipartimento di Architettura e Urbanistica della facoltà di Ingegneria  Franca Restuccia, che ha concesso la pubblicazione di disegni e fotografie tratte dal libro La via della civita.
L’evento è patrocinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania, dall’Orto Botanico di Catania e dal Criea dell’Università di Catania, dall’associazione Polena, dal console onorario di Spagna Concetta Bufardeci, dal gruppo Ex Allievi del Convitto Mario Cutelli.

Il libro racconta ed elogia il Collegio dei Nobili, l’immobile voluto da Mario Cutelli, eminente giurista della Sicilia “spagnola”. L’edificio sorge dirimpetto alla piazza a lui stesso intitolata, catalogato dalla Sovrintendenza per i BB.CC.AA. di Catania come “Collegio dei Nobili”, destinato ai giovani nobili che dovevano essere educati “all’uso spagnolo”. Si racconta ancora che la progettazione è stata attribuita all’architetto Giovan Battista Vaccarini e che i lavori di costruzione iniziarono nel 1747.

Dal punto di vista culturale, inoltre, si legge nel testo che “il Collegio dei Nobili fu fra le prime scuole pubbliche del '700 siciliano, anticipando anche le cosiddette "scuole normali", diffusesi prima a Napoli e poi in Sicilia. Queste apparvero a Catania il primo luglio del 1790, sotto la direzione di Gianfranco Paternò Castello, secondogenito del principe di Biscari. Tutto ciò accadeva quando già il Collegio Cutelli funzionava da ben undici anni”.
“La vita interna dell’Istituto fu organizzata da vari regolamenti, la cui lettura consente una chiara idea della vita dei convittori e della istruzione impartita che comprendeva anche insegnamenti complementari come l’igiene, l’economia e l’educazione fisica”.

A tutti gli intervenuti sarà donata in omaggio una copia della pubblicazione.

(15 febbraio 2010)

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