Sarà arricchita dalla possibilità di visite guidate, e gratuite, curate dalla Soprintendenza di Catania la mostra sulla Collezione Finocchiaro del Castello Ursino inaugurata il 20 dicembre scorso e prorogata fino al 25 aprile per aderire ai progetti della Settimana Nazionale della cultura (16-25 aprile 2010). L’esposizione, curata da Luisa Paladino, è stata organizzata dalla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania con il sostegno dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Catania che ha messo a disposizione le opere e le sale del Castello Ursino. Allestita al primo piano della fortezza federiciana di Piazza Federico di Svevia, la Collezione Finocchiaro riunisce per la prima volta una cinquantina di dipinti appartenuti al giureconsulto Giovan Battista Finocchiaro e da lui assegnati con lascito testamentario alla città di Catania nel 1826. L'ingresso è libero.
Fra i 123 dipinti - che testimoniano le predilezioni pittoriche dei collezionisti palermitani fra il Sette e l’Ottocento - figurano dei veri e propri “gioielli di famiglia” delle collezioni civiche: soggetti religiosi con incursioni nei generi mitologico, allegorico, del paesaggio, del ritratto, della battaglia e d’historia antica. In mostra opere di Polidoro da Caravaggio, Simone de Wobreck, Matthias Stomer, Pietro Novelli, Giacomo Lo Verde, Mattia Preti, Gaspare Serenario, Giuseppe Patania. Fra le curiosità in mostra anche l’unica copia esistente del quadro di Caravaggio rubato 40 anni fa a Palermo dalla mafia: ovvero quella “Natività fra i Santi Lorenzo e Francesco” realizzata da un pittore contemporaneo di Michelandelo Merisi, Paolo Geraci.
(04 gennaio 2010)