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Fiabeslesiane

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Venerdì 4 dicembre alle 18:30 al Palazzo Impellizzeri (Sr) inaugurazione mostra personale di Grazyna Czogala. Ingresso libero

La Galleria Roma presenterà venerdì 4 dicembre alle 18:30 l'inaugurazione della mostra personale Fiabeslesiane di Grazyna Czogala  nello spazio espositivo di Palazzo Impellizzeri (via Maestranza 99 - Siracusa).  L'evento, visibile fino all'11 dicembre, sarà presentata da Helena Kuczynska.

La mostra monografica di Grazyna Czogala comprende un ciclo di paesaggi eseguiti con la tecnica dell’acquarello. Le opere costituiscono, in un certo senso, il seguito della sua precedente mostra, tenutasi alla Galleria Roma nel 2008: allora erano esposti paesaggi della sua patria acquisita- la Sicilia, adesso la pittrice torna alla sua madre patria - la Polonia - e, in particolare, alla regione della Slesia. La Slesia, non solo occupa geograficamente, come la Sicilia, il sud del Paese, ma ha conservato finora, come essa, una forte consapevolezza della diversità ed autenticità della propria cultura, del proprio dialetto, dei propri “miti”. Da qui deriva il titolo della mostra “Fiabe slesiane”. La Slesia infatti, insieme alla città di Raciborz, dove Grazyna è nata e cresciuta, è la protagonista delle interpretazioni pittoriche dei ricordi, delle impressioni e delle emozioni che nutrono da sempre la creatività dell’artista.

Volendo dare una chiave di lettura dei dipinti, possiamo fare riferimento alle parole di Cesare Pavese: “ Un paese ci vuole, non fosse per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta lì ad aspettarti”. (da “La luna e i falò”)

Gli acquarelli di Grazyna Czogala emanano un grande rispetto per la Natura, lo stupore per il Creato. Essi sono pervasi di nostalgia, sembrano dei sogni, nei quali, come attraverso la nebbia, si intravedono e poi pian piano prendono forma dei frammenti di vita vissuta, istantanee tratte dal mondo dei ricordi: ora un tramonto visto dalla casa natale, ora la cupola della familiare chiesa avvolta nel verde, ora uno scorcio del fiume Oder; luoghi questi dove si respira l’odore umido e fresco del fogliame, dove la brina si deposita sul viso, tornando dai boschi coperti dalla prima neve. Gli elementi architettonici che arricchiscono le composizioni non sono mai “registrazioni documentarie” ma vaporee impressioni, oniriche visioni della realtà. L’artista sottolinea il primato della materia cromatica nella pittura. I suoi lavori, infatti, svelano una grande sensibilità al colore. La sua tavolozza rimane delicata ed armoniosa, la sua tecnica perfetta. Per tutto ciò non resta che sperare che anche questa raccolta di acquarelli abbia un seguito.

Info: 0931/746931 - 0931/66960 (orario apertura Galleria) - cell.338/3646560 - corradobrancato@hotmail.com

(04 dicembre 2009)

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