Università di Catania
Università di Catania - L'Agenda

Invito all’operetta

altri eventi in città
Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 dicembre al Teatro Don Bosco in scena il Gruppo D’Arte Sicilia Teatro diretto da Tino Pasqualino

Venerdì 4 Dicembre alle 21:15 il Gruppo D’Arte Sicilia Teatro diretto da Tino Pasqualino andrà in scena al Teatro Don Bosco (viale Mario Rapisardi, 54) con il secondo appuntamento della XIX stagione teatrale con lo spettacolo dal titolo Invito all’operetta ideato da Toti Sapienza.

Prenderanno parte allo spettacolo il tenore Alfio Marletta Valori, le soprano Angela Curiale e Santina Calì, il comico cantante Toti Sapienza. I musicisti sono: al piano Anna Maria Scuderi, al flauto Nicolò Scuderi al violino Antonio Capizzi, percussioni Gianluca Timpanaro. Gli attori: Saro Mazzullo,Giuseppe Pennisi , Salvatore Virzì e il balletto Centro accademico di danza Pas de deux di Giarre. Lo spettacolo sarà replicato: Sabato 5 dicembre (ore 17:30 e 21:15) e Domenica 6 dicembre (ore 17:30 e 21:15).

Sin dalle sue origini l'operetta fu considerata come un genere di composizione che si poneva come una via di mezzo fra l’opera lirica e la commedia. Essa, però, non fu il frutto di un declassamento dalla lirica o dalla prosa; anzi, costituì un genere a sé stante, con proprie peculiarità e con una propria storia. Le prime espressioni dell’operetta si fanno risalire all’Opéra Comique francese di metà Ottocento. Ma essa si diffuse rapidamente in Inghilterra e in Austria. In Spagna e nell’America Latina l'operetta prese il nome di "zarzuela", la quale ebbe una sua evoluzione caratteristica, presentando uno stile particolarmente popolaresco, basato soprattutto sull’orecchiabilità dei motivi musicali, che venivano ripetuti molte volte, proprio per imprimerli indelebilmente nella mente degli spettatori. Sembrerà strano, ma in Italia l’operetta ebbe diffusione molto tardiva (fra il 1910 e il 1930) perché la nostra grande tradizione operistica italiana non accettò volentieri questo nuovo genere "declassato". I primi segni di decadenza dell'operetta si manifestarono ovunque negli anni ’30, fino alla completa estinzione allo scoppio della II guerra mondiale. Solo in Russia e in Germania l'operetta sopravvisse agli anni ’40. Negli Stati Uniti il genere si trasformò rapidamente nel musical, il quale trovò largo spazio anche nelle grandi produzioni cinematografiche. Durante la Belle Epoque, il grande successo dell’operetta si dovette a diversi elementi: musica orecchiabile, intreccio piuttosto semplice e spesso poco credibile, coreografie il più possibile spettacolari e suggestive. La finalità era sempre quella di suscitare il divertimento del pubblico.

Per informazioni rivolgersi: 095 221804 – 338 7663469

(04 dicembre 2009)

Stampa testo
Invia questo articolo
Tutti gli appuntamenti...
Archivio eventi
In prima pagina