Giovedì 12 novembre alle 19 alla Galleria dell'Arco (via Siracusa 9 - Palermo) sarà inaugurata la personale d'arte dal titolo A Suitcase - Lee Kit Solo Show, a cura di Helga Marsala. La mostra rimarrà aperta fino al 5 dicembre
La Galleria dell'Arco, nella sua sede di Palermo, presenterà la prima personale italiana di Lee Kit, giovane artista nato a Hong Kong nel 1978, tra le figure più interessanti dell'attuale scena emergente cinese, già protagonista di alcuni importanti progetti internazionali: tra questi la partecipazione al volume "Younger than Jesus", edito nel 2009 da Pahidon.
Il progetto presentato a Palermo si lega alla più recente ricerca dell'artista, "una esplorazione del quotidiano che passa attraverso l'utilizzo di stoffe dipinte a mano, trasformate in tracce silenziose del proprio stesso passaggio, rilevatori umilissimi di una relazione intima e prosaica con le cose di ogni giorno", scrive il curatore, Helga Marsala.
Lee Kit prende dei frammenti di tessuto neutri, li dipinge con pattern astratti-geometrici e li trasforma, in tal modo, in oggetti comuni, mimetizzati con il contesto domestico: di volta in volta ne fa tovaglie, tende, strofinacci, lenzuola, destinati a essere regolarmente utilizzati.
A testimonianza del nuovo impiego occasionale, che ha determinato identità e funzione dei tessuti, ci sono delle fotografie, scatti semplici, diretti, privi di velleità estetizzanti. Sia le fotografie dei tessuti, che i tessuti stessi (usati per dormire, per mangiare, per asciugare delle stoviglie, etc.), vengono esposti insieme, gli uni come reperti, le altre come documentazioni, col fine di illustrare episodi inessenziali ed affettivi della vita dell'artista.
In una totale assenza di distacco tra la pratica artistica e lo scorrere del tempo privato, l'opera di Lee Kit vive contemporaneamente in quanto azione, documentazione e forma installativa.
Nel progetto palermitano questa modalità viene accostata al tema del viaggio. Una valigia, rivesita di stoffa dipinta, è esposta in galleria come metafora e insieme come traccia logora del viaggio compiuto dall'artista da Honk Kong fino a Palermo. Dentro egli ha riposto i suoi tessuti, precedentemente dipinti e riutilizzati, quindi selezionati per l'esposizione.
E se la valigia rimanda all'idea di spostamento, mentre le stoffe sono memorie del lavoro svolto in passato nella propria città, saranno altri elementi residuali dei rumori registrati in loco, un dono ricevuto all'arrivo, un tessuto o un oggetto rielaborato a Palermo - a rappresentare la dimensione dell'attualità, della presenza.
Scirve il curatore: "L'utilizzo di oggetti usati, trovati, donati, recuperati, rappresenta per Lee Kit un ulteriore rimando al proprio vissuto minimo o alle persone della propria quotidianità. L'oggetto si fa ready made povero e innocente, traccia infinitesimale esposta come un falso feticcio. Si tratta di residui qualunque, racchiusi a volte nella proria aura di cose a-funzionali e opache, a volte trasformati in occasione linguistica per un commento sommesso sullo spazio".
Info: Galleria dell'Arco, tel/fax +39 091 6261234 - contact@dearco.it
orari: tutti i giorni h. 16-20; sabato h. 10-13 e 16-20; domenica chiuso
(12 novembre 2009)