Venerdì 6 novembre alle 21:30 alla Sala Lomax (via Fornai) si terrà il concerto Marranzanite, dedicato al marranzano e alle sue innumerevoli manifestazioni, in Sicilia e nel Mondo. Tra i musicisti parteciperanno: Leo Tadagawa (Giappone),
Vladiswar Nadishana (Siberia), Lucy Wright (Inghilterra/Irlanda), Giorgio Maltese, Pippo Distefano, Puccio Castrogiovanni, Fabio Tricomi, Luca Recupero, e con la partecipazione speciale di Rita Botto.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito del calendario di spettacoli relativi alla 3° edizione del Marranzano World Festival che animerà diversi luoghi del centro storico di Catania con il tema: I rami che cantano. La zampogna in Sicilia e gli aerofoni a bordone.
Presentato dall' Associazione culturale MoMu Mondo di Musica, in stretta collaborazione con numerose altre associazioni, il festival, che si è aperto sabato 31 ottobre al Castello Ursino con l'inaugurazione della mostra di strumenti musicali, per entrare nel vivo da lunedì 5 a giovedì 8 novembre con un fitto calendario di incontri, laboratori, feste e concerti.
Info: mo.mu@tiscali.it
Vladiswar Nadishana (Siberia)
Vladiswar Nadishana è un virtuoso polistrumentista proveniente dalla regione di Kuzhebar, Siberia del Sud, dove ha ideato il suo “dipartimento di microchirurgia sonora” laboratorio per studi creativi sulle sonorità degli strumenti tradizionali e sul rapporto tra il suono e il corpo umano, dal 2005 vive a Berlino. Compositore, produttore musicale, video artista, costruttore e inventore di strumenti, ha costruito un approccio personale con molti strumenti della tradizione sud-siberiana e di altre culture, tra cui scacciapensieri e flauti armonici come kalyuka e fujara. Nel corso degli anni ha saputo modificare alcune tecniche dell’uso tradizionale di questi strumenti, forzandone i limiti con innovazioni e sperimentazioni costruttive e reinventandone in certi casi radicalmente la sonorità.
Leo Tadagawa (Giappone), ricercatore e musicista poliedrico, ha fondato nel 1990 l’Associazione Giapponese per gli Scacciapensieri (NKK), pubblicando per molti anni il bimestrale Koukin Journal. E’ uno dei fondatori della International Jew’s Harp Society, considerato uno dei massimi esperti sulla storia e le tecniche esecutive degli scacciapensieri in Asia ed Estremo Oriente.
Lucy Wright (Inghilterra), Figlia d’arte all’interno della Wright Family, canta e suona fin da piccola seguendo la tradizione di famiglia legata ad un repertorio prevalentemente Irlandese (la famiglia era originaria di County Antrim, Irlanda del nord) ma composto anche da ballate e canzoni di tutte le isole britanniche. Impara a suonare lo scacciapensieri e il violino dal padre, e poi dallo zio John Wright, pioniere negli anni ‘70 della ricerca sullo scacciapensieri.
Fabio Tricomi (Catania), Polistrumentista e ricercatore catanese, affianca all'attività di concertista quella di etnomusicologo, di restauratore e di insegnante di strumenti antichi e tradizionali, alla Scuola Popolare di Musica Ivan Illich di Bologna e in Stages in Italia e all'estero. L'esperienza sugli strumenti tradizionali unita alla pratica degli strumenti medioevali lo porta ad interessarsi all'interpretazione e alla riesecuzione della musica antica. Attualmente suona da solista e in gruppo nei più affermati ensemble e nelle più importanti rassegne di musica antica del mondo, incidendo con molte case discografiche. E' tra I maggiori conoscitori delle tecniche esecutive per tamburello e tamburi a cornice in Sicilia e nel Mediterraneo, e uno straordinario interprete dello stile tradizionale del marranzanu siciliano. E' fondatore del gruppo Al Qantarah, con il quale ha inciso due cd e si è esibito in importanti sedi internazionali.
Puccio Castrogiovanni (Catania). Nato a Catania nel 1962 da una famiglia di artisti e musicisti (uno fra tutti: Turi Pandolfini, il bisnonno, famoso attore di teatro e cinema che qualcuno ricorderà negli innumerevoli film con Totò e Angelo Musco). Comincia fin da piccolo a studiare il piano e a suonare il marranzano e la chitarra in vari gruppi folcloristici di Catania e Acireale; insieme a Gionni Allegra fa parte della cooperativa La prova d’insieme nella quale incontrano Picchio Manzone; in seguito suona in vari gruppi, fra cui Le fronne di Giampiero Mazzone e gli Azziddichi, gruppo di formazione familiare. Sempre insieme a Gionni, fonda con gli altri i Lautari, con cui da circa vent’anni svolge un’intensa attività concertistica e discografica. Suona indifferentemente svariati strumenti etnici: dalle tastiere ai plettri, dai fiati alle percussioni. Appassionato di liuteria, possiede una variegata collezione di strumenti delle tradizioni popolari.
(06 novembre 2009)