Ulisse

Sabato 26 settembre al Palazzo della Cultura a Modica si festeggia il Bloomsday con una mostra e una giornata dedicata all'Ulisse di James Joice.

La presentazione di Ulisse, a cura di Extempora Edizioni,  si svolgerà alla presenza degli esperti John McCourt ed Erik Schneider, che studieranno anche la preziosa collezione privata dello scrittore Franco Antonio Belgiorno, che ha raccolto oltre 500 traduzioni dell'Ulisse di James Joyce. Sarà inoltre inaugurata la mostra di Guglielmo Manenti dal titolo Ulisse, aperta sino a mercoledì 9 ottobre.

Per molti il 16 giugno è una giornata qualunque. Per qualcuno è il Bloomsday, il giorno entro il quale si svolge l’Ulisse di James Joyce. E a quest’opera Guglielmo Manenti si è ispirato per la sua ultima fatica,  Ulisse appunto, una pubblicazione a fumetti per i tipi di Extempora edizioni. Dopo aver partecipato al Bloomsday a Trieste, con una mostra delle tavole realizzate per il fumetto, Guglielmo Manenti presenta ora la sua opera a Modica, per un “Bloomsday” tutto nostrano.

Si tratta di un modo del tutto nuovo per raccontare il testo e per affiancare alla sperimentazione linguistica, quella della pittura. L’Ulisse è infatti un testo labirintico e oscuro, disorientante, un testo che come dice Manenti stesso 'prende a schiaffi il lettore', ma è anche di frequente visivo simbolico, suggestivo. Alla ricerca di queste suggestioni e alla loro trasformazione in immagini si è dedicato l’artista sciclitano, entrando con la sua stessa arte ne processo creativo che necessariamente richiede la lettura dell’Ulisse. L’obiettivo di Guglielmo Manenti in questa sua indagine artistica sul testo è quello di disegnare una mappa degli spostamenti dei personaggi e di rappresentare alcuni dei fatti principali, riproponendo altresì i repentini cambi di registro nell’alternanza tra illustrazione e fumetto.

'Nel tentativo di rendere l'Ulisse per immagini – spiega Guglielmo Manenti - mi interessava soprattutto accentuarne le parti visionarie: ci sono tanti frammenti, quelli che Joyce stesso definì momenti epifacnici, che sono scene visive della vita quotidiana apparentemente insignificanti e che invece si allargano fino ad assumere per i lettori un significato assoluto e chiarificatore. Ovviamente ho dovuto ridurre fortemente il testo originale, cercando di creare un mio percorso interno al testo, uno solo tra i tanti percorsi possibili. E dato che l’Ulisse scardina le strutture tradizionali del racconto, ho avuto la possibilità di lavorare sulle mie sugestioni con più libertà. Un ulteriore aspetto che mi affascina della scrittura joyciana è l’uso da parte dell’autore di differenti tempi linguistici, spaziando dalla noia delle discussioni per strada alla frenetica velocità della metropoli moderna: Joyce riesce a giocare linguisticamente e visivamente con queste suggestioni, creandole e sgretolandole con la stessa facilità e rivelando così uno spirito autenticamente novecentesco'

Questa pubblicazione fa parte di una più ampia collaborazione tra Guglielmo Manenti ed Extempora, che si trovano impegnati insieme nella rielaborazione artistica della memoria delle avanguardie del Novecento. Da qui nascono i video di animazione Harry Partch vol.1 (2007), dedicato all’omonimo compositore americano dai ritmi sincopati, la serie Nimbus 1-2-3 (2008-2009), liberamente ispirata all’estetica dello scrittore Raymond Roussel, e infine Officina Russolo (2009) che trae spunto dal manifesto futurista “L’arte dei Rumori”.

Per info e contatti: Raffaella Spadola - raffaella@extempora.com - tel. 0932-228752 - 328-2058105

(26 settembre 2009)