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Libri in Cortile

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Lunedì 7 settembre alle 20:30, nella corte di Palazzo Platamone, presentazione di "Per non morire di mafia" e "I ragazzi di Regalpetra"

Lunedì 7 settembre alle 20:30 nella corte di Palazzo Platamone (via Landolina) ripartirà Libri in Cortile, rassegna di presentazioni librarie organizzata dal Teatro Stabile di Catania e dall'assessorato comunale alla Cultura che tanto successo di pubblico e di critica ha riscosso nella sua prima fase. 

In tale occasione, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e il giornalista del Tg 5 Gaetano Savatteri daranno vita a una serata di forte impatto sociale e dall'altissima valenza simbolica, prestandosi a una presentazione incrociata dei loro saggi, Per non morire di mafia (Sperling & Kupfer, 2009) di Grasso e I ragazzi di Regalpetra (Rizzoli, 2009) di Savatteri. L'incontro sarà moderato dal giornalista del Corriere della Sera Felice Cavallaro. L'attore Mimmo Mignemi interpreterà brani dei libri. L'ingresso è libero.

I ragazzi di Regalpetra - Una squadretta di assassini di Cosa Nostra, pronta a intervenire al bisogno, quando c'è da ammazzare qualcuno. Con una sola avvertenza: non si uccide di venerdì, perché è giorno di dolore." Sono i ragazzi di Regalpetra. Quando l'autore legge questa frase in un atto giudiziario non crede ai suoi occhi. Anche lui è un ragazzo di Regalpetra. Anche lui è cresciuto ascoltando le stesse canzoni, rincorrendo lo stesso pallone, frequentando gli stessi bar. Ma lui non ha mai sparato. Questo libro parla di quei ragazzi e di un paese, Racalmuto, in provincia di Agrigento, luogo natale di Leonardo Sciascia e sfondo di tante sue opere col nome di Regalpetra. Qui, negli anni Settanta e Ottanta, sono cresciuti insieme ragazzi che, come l'autore, hanno dato vita a un piccolo giornale, una palestra di impegno civile; e altri che invece hanno scatenato una sanguinosa guerra di mafia a partire dalla strage del 23 luglio 1991. Li conosceva Savatteri e diciott'anni dopo li ha cercati e incontrati di nuovo. Il risultato è un serrato faccia a faccia tra l'autore e Maurizio Di Gati e gli altri ex picciotti che, né ricchi né potenti, né famosi né imprendibili, hanno formato l'ossatura agrigentina di Cosa Nostra e oggi, reduci da lutti, galere e latitanze, hanno deciso di parlare. "I ragazzi di Regalpetra" è un libro sulle scelte che si consumano quando ciascuno attraversa la sua personale "linea d'ombra".

Per non morire di mafia - È il promemoria quotidiano di un magistrato impegnato da trent'anni contro la criminalità organizzata e convinto che, per contrastarla, sia necessario avere la percezione esatta della sua pericolosità. Le rivelazioni dei pentiti, la celebrazione dei processi, lo smantellamento del vertice di Cosa Nostra non hanno segnato la fine delle cosche. Ai colpi inferti dagli investigatori, l'organizzazione ha ribattuto ogni volta con nuove strategie, dalla collusione con la classe politica dominante, agli omicidi eccellenti, alle stragi. Oggi la mafia sembra scomparsa e invece ha solo cambiato volto: non più una piovra, ma una rete invisibile infiltrata nei colossali affari degli appalti edilizi, della droga, della contraffazione. Un sistema moderno e sofisticato, che si è adattato alla realtà dell'economia globalizzata. Dalla Procura nazionale antimafia, l'organismo che coordina le indagini condotte su fronti interni e internazionali, Pietro Grasso ripercorre le stagioni della guerra alla Cupola siciliana in un racconto schietto, che affronta anche questioni delicate: i legami tra mafia e politica, gli scontri all'interno della magistratura, le carenze legislative e di mezzi. Spiega inoltre gli ultimi sviluppi delle attività di 'ndrangheta e camorra e traccia una mappa delle nuove mafie (cinesi, russe, albanesi, nigeriane, colombiane), individuando le strade e gli strumenti "per non morire di mafia", per non sottomettersi al suo potere.


(07 settembre 2009)

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