Sabato 4 luglio alle 18:30 S.E. mons. Vincenzo Manzella, Vescovo di Caltagirone, inaugura il Museo Diocesano Caltagirone nella Cappella neogotica del Complesso Monumentale dei Frati Minori Conventuali - Sede Vescovile - (piazza San Francesco d’Assisi, 9 - Caltagirone).
“È un momento importante per la nostra Diocesi - ha detto mons. Manzella - perché restituiamo alla nostra comunità un patrimonio d’arte sacra che ha accompagnato la nostra storia di fede e di devozione popolare. La principale funzione del nostro Museo è dunque di carattere pastorale e culturale: una modalità moderna e coerente per poter fare incontrare fede e cultura non solo per le generazioni odierne, ma anche per quelle future”.
L’inaugurazione del Museo, programmata all’interno della II Giornata Diocesana per i Beni Culturali Ecclesiastici, sarà preceduta da una tavola rotonda sul tema generale della valorizzazione dei musei ecclesiastici secondo il programma allegato. In questa prima fase il Museo accoglierà una selezione di opere collocate all’interno della Cappella neogotica del Seminario, cuore di tutto il Complesso Monumentale.
“La scelta di questa ubicazione - ha spiegato don Fabio Raimondi - è stata motivata anche dall’imminente inizio dei lavori che interesseranno alcune aree da destinare al Museo, proprio in prossimità della Cappella. Il progetto di ampliamento prevede infatti l’esposizione di argenti, paramenti, opere pittoriche e opere scultoree”.
Questa prima raccolta di opere è invece costituita da una serie di vesti liturgiche, alcune delle quali cadute in disuso in seguito alla Riforma Liturgica del Concilio Vaticano II. Accanto all’esposizione dei paramenti sacri, una serie di opere pittoriche e alcune statue illustrano le modalità attraverso cui le vesti liturgiche venivano usate. Tra le statue, di notevole rilievo, sarà esposta al pubblico una statuetta di alabastro di Antonello Gagini, raffigurante la Madonna della Salute, datata 1516, proveniente dalla Chiesa di San Bonaventura di Caltagirone.
“La fruibilità del complesso delle opere che costituiscono il patrimonio storico, artistico e religioso della Chiesa locale - ha aggiunto don Raimondi -consente non solo di rafforzare le proprie radici ecclesiali, ma può anche sensibilizzare a che tali opere possano essere conservate nonostante il trascorrere del tempo, perché continuino a testimoniare la vita e la fede del popolo di Dio”.
Per informazioni: 0933.368636/39/11 - e-mail a: museo@diocesidicaltagirone.it oppure - beni.culturali@diocesidicaltagirone.it
(04 luglio 2009)