Venerdì 15 maggio alle 20 alla Galleria Fiaf (Valverde) si inaugura la mostra fotografica personale di Carlo Delli dal titolo Natura: la creatività al potere... senza elaborazioni naturalmente. Seguirà commento e dibattito insieme all’autore. La mostra sarà visitabile fino al 5 giugno.
Il linguaggio fotografico è complesso, affascinante e più che mai attuale, anche per i mezzi digitali sempre più “invadenti” che facilitano il mondo delle elaborazioni. Eppure credo che proprio questo correre della fantasia sempre più al di fuori della realtà renda ancor più onore a quella fotografia che invece con la realtà vuol restare ancorata. Credo che quello della realtà è il “mondo” più originale ed importante se si vuole ancora parlare di fotografia, se no… va benissimo lo stesso, si tratta di altre forme di espressione nè peggiori nè migliori in senso assoluto, solo diverse. Ne parleremo. La fotografia è rappresentazione della realtà quando l’idea è di riferirci appunto alla realtà senza manipolarla o stravolgerla, ed è possibile avere delle immagini creative senza elaborazione. La confusione tra creazione ed elaborazione è uno dei preconcetti più sbagliati che è oggi nella testa di molte persone che si occupano di fotografia. Autori come Adams, Haas, Shaw, Rowell, Lanting etc., e soprattutto la storia della fotografia, di cui non teniamo quasi mai conto, dimostrano che sostenere che la creatività si ha solo con l’elaborazione rivela incomprensione e ignoranza. Mostrerò l’aspetto creativo della fotografia di Natura, dove il soggetto è anche un mezzo per dire qualcosa di “altro” e più vasto, dove l’idea è che l’oggetto naturale è opera diretta di un Creatore (Dio, se lo credete) e che il fotografo cerca punti di contatto tra la propria sensibilità e la propria cultura, e il Creato. Con questo contatto miracoloso possiamo raggiungere una delle vette più alte della vera fotografia: noi, esseri creati, diventiamo creatori, e quindi artisti, traducendo in immagini la Creazione stessa per mezzo di un linguaggio incredibilmente potente come quello fotografico. Scrive il premio Nobel Ilya Prigogine: "Ogni grande era della scienza ha avuto un modello della Natura, per la nostra potrebbe andare bene...la Natura come un’opera d’arte". (Carlo Delli)
(15 maggio 2009)