Martedì 19 maggio (ore 16:30 - 20:30 - 22:30) al
Centro Zo avrà luogo l'
Hot Flowing pixels festival, una rassegna di opere digitali. L'ingresso è libero.
Gli "short digital movie" proposti sono stati selezionati in base alla qualità tecnica e ai contenuti artistici dal responsabile scientifico prof.
Giovanni Gallo, titolare della cattedra di Computer Grafica all'Università di Catania e docente incaricato di Informatica e nuove tecnologie per l'arte all'Accademia delle Belle Arti.
Particolare attenzione hanno ricevuto le produzioni indipendenti e non commerciali e i prodotti realizzati con strumenti open source. La produzione di opere digitali è probabilmente la novità più rilevante della comunicazione artistica contemporanea. La diffusa disponibilità, a costi contenuti, di hardware e software ha abilitato il singolo artista o il piccolo gruppo ad affrontare produzioni e progetti che senza il supporto digitale avrebbero richiesto proibitivi investimenti e tempi assai dilatati. La rete inoltre fornisce ormai enormi spazi virtuali di incontro tra chi fa arte e chi consuma arte.
I fruitori della comunicazione artistica sono attratti ed incuriositi dalle nuove produzioni digitali cui accedono spesso gratuitamente su canali nuovi e non tradizionali. Tuttavia tali canali per loro natura non esercitano alcun filtro o controllo di qualità sul materiale artistico che viene diffuso. La facilità di accesso alle tecniche di produzione artistica digitale da un lato ha certamente portato alla strutturazione in senso "democratico" o addirittura "anarchico" dell'arte digitale, ma ha anche prodotto una bolla di produzioni che mescolano insieme l'eccellente e il raffazzonato, il nuovo e il ribollito, l'arte e l'hobby.
La richiesta di percorsi che consentano allo spettatore digitale di creare la sua propria sensibilità e sofisticazione e lo abilitino a costruirsi in maniera autonoma un filtro di qualità è, per le ragioni esposte sopra divenuta urgentissima. Educare e far crescere una "sensibilità artistica digitale" è inoltre la prioritaria premessa allo sviluppo di un "mercato d'arte" per tale settore che premi gli artisti migliori permettendo un innalzamento conseguente della qualità dei prodotti.
Ulteriore elemento di "urgenza" a tale richiesta di educazione al digitale proviene dalla struttura e dalla generazione del "pubblico digitale". Esso è composto in massima parte da giovani e giovanissimi che per forza di cose non hanno potuto ancora sviluppare un proprio gusto, o peggio il cui gusto si forma con le dozzinali e massificanti produzioni televisive o delle grandi major di produzione.
L' iniziativa proposta è un mini-festival dal titolo
Hot Flowing Pixels che si inscrive in un settore in tumultuosa crescita dell'arte digitale: i "corti di animazione digitale". Le generazioni cresciute all'ombra della televisione considerano tale medium come un medium naturale e corrente, si tratta della versione digitale dei "cartoni" e quale giovane è rimasto estraneo ai grandi ed eccellenti prodotti industriali della Pixar o di altre grandi case di produzione simili? All'ombra delle produzioni industriali si è però sviluppato un ambiente artistico a volte sotterraneo, a volte di travolgente successo. Tale ambiente è composto di giovani talentosi che realizzano "in garage" i propri "cartoons", facendo spesso in essi sintesi prodigiose e fascinose di tanti rivoli di coscienza e cultura contemporanea, organizzandole in forme inaudite al mezzo artistico tradizionale.
Il "museo" di tali produzioni "minori" (solo per costi e durate!) è la rete. Su di essa gli "short animation movie" viaggiano, sono scaricati e scambiati, sono semplicemente cliccati e guardati in una delle tante finestre aperte sul mondo virtuale tra una chat e un blog. Di più: sulla rete gli artisti si formano scambiandosi esperienze e tecniche e formando alleanze e team che non considerano barriere geografiche o culturali. Noi crediamo che tale comunità virtuale vada accompagnato da momenti di incontro, scambio e reciproca educazione visiva reali. Noi crediamo che ai giovani e agli appassionati del bacino della Sicilia orientale si debba proporre una occasione di incontro, verifica e soprattutto di stimolo e di "flusso" di idee nuove e roventi come lava quali quelle cui vuole alludere il titolo proposto.
Nella pratica si propone la proiezione gratuita in una serata, in orari ripetuti per massimizzare la partecipazione di pubblico, di una selezione di circa 25 "short digital movie" per la durata complessiva di circa due ore. Tale proiezione da realizzarsi in un clima rilassato di happening e di festival potrà realizzarsi presso spazi di socializzazione cari ai giovani e abituati ad ospitare e a mescolare evento culturale e evento di socializzazione e incontro quali quelli offerti dal centro Zo.
La scelta è stata operata sul bacino globale degli artisti e gruppi di produzione. Sono stati privilegiati gli artisti europei ma sarà riservato uno spazio agli artisti di altri continenti e agli autori dei paesi emergenti.
Tutti gli artisti invitati contribuiranno il proprio "short" gratuitamente fornendo inoltre informazioni sulle tecniche di produzione e sul proprio personale sviluppo artistico. Il festival avrà carattere di mostra libera orientata allo scambio di esperienze e nuove idee. Non è previsto alcun premio né segnalazione, anche se si richiederà al pubblico la compilazione libera ad anonima di questionari di gradimento e commento alle opere mostrate.
La rassegna è sponsorizzata da IPLab Catania, Dmi, Università degli Studi di Catania, con il patrocinio dell' Associazione Marcello Anile e dell'
Associazione Erbematte.
Per info: coordinatore prof. Giovanni Gallo email: gallo@dmi.unict.it -
hfp@dmi.unict.it - erbematte@gmail.com (19 maggio 2009)