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Memoria, cervello e storia

Martedì 28 aprile alle 16, nell'aula magna della facoltà di Scienze della Formazione, presentazione del volume del prof. Aurelio Musi

Martedì 28 aprile alle 16, nell'aula magna della facoltà di Scienze della Formazione, presentazione del volume del prof. Aurelio Musi dal titolo Memoria, cervello e storia (Napoli, Guida Prima Pagina, 2009).

A introdurre la giornata saranno i docenti Silvana Raffaele (ordinario di Storia moderna, facoltà di Scienze della Formazione) e Roberto Tufano (associato di Storia moderna, Scienze della Formazione). Tra gli interventi sono previsti inoltre il prof. Santo Di Nuovo (ordinario di Psicologia generale, Scienze della Formazione) e Vincenzo Perciavalle (ordinario di Fisiologia, facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania).

La riflessione del prof. Musi tende a collocare la dimensione della storicità a fondamento di forme di conoscenza apparentemente lontane dalle cosiddette scienze storico-sociali, come biologia, psicologia, psicoanalisi, neuroscienze, scienze cognitive. A partire da una discussione degli studi sulla memoria cerebrale cerca quindi di dimostrare come la stessa operazione storica mostri procedure assai simili all’attività della memoria e al suo ruolo nella più ampia attività cerebrale. Il confronto consente di ripensare i fondamenti stessi della ricerca storica a partire dal ruolo delle fonti, il rapporto tra il caso e la necessità, l’identità, la possibilità di una rilegittimazione del sapere storico dopo la fine delle filosofie della storia, in un continuo dialogo tra saperi e discipline che finora hanno assai poco dialogato: al fine non certo di negare la specificità dei diversi saperi quanto piuttosto di accorciare la distanza tra scienze della vita e scienze storiche, di mettere in discussione un topos che ha svolto un ruolo decisivo allo stato nascente delle discipline storiche nel corso dell’Ottocento, ma che oggi deve essere radicalmente ripensato. 

Aurelio Musi è professore ordinario di Storia moderna alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Salerno, dove è stato preside dal 1995 al 2001. Coordina il dottorato di ricerca in “Storia dell’Europa mediterranea dall’antichità all’età contemporanea”, con sede all’Università della Basilicata.

Si è occupato di storia del Mezzogiorno spagnolo, di problemi di teoria e di metodi della ricerca storica, di didattica e di comunicazione della storia. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnalano: Le vie della modernità (Firenze, Sansoni, V ed. 2006), La rivolta di Masaniello nella scena politica barocca (Napoli, Guida, II ed. 2002), Napoli, una Capitale e il suo Regno (Milano, Touring Club Italiano, 2003), La stagione dei sindaci (Napoli, Guida, 2004, premio internazionale di saggistica “S. Valitutti”), L’Europa moderna tra Imperi e Stati (Milano, Guerini, 2006), Il feudalesimo nell’Europa moderna (Bologna, Il Mulino, 2007).

(28 aprile 2009)

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