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Giuseppe Migneco

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Sabato 25 luglio, alla Chiesa del Carmine di Taormina (Messina), inaugurazione della personale d'arte contemporanea del pittore messinese. Fino al 1° novembre

Sabato 25 luglio alla Chiesa del Carmine (Taormina) si inaugura la personale d'arte contemporanea del pittore messinese Giuseppe Migneco.  La mostra, a cura di Lucio Barbera e Anna Maria Ruta, sarà visitabile fino all'1 novembre.  

La mostra intende, attraverso una attenta revisione critica e con una oculata selezione nel suo vasto catalogo, riconsiderare il percorso di un artista che, malamente ristretto nel “realismo”, ha piuttosto saputo costruire un personale linguaggio che lo ha portato a sfiorare le esperienze di Van Gogh, nella sua fase iniziale e di Bacon nell’ultima sua tragica produzione, sfiorando, a suo modo, le esperienze del Cubismo.

Giuseppe Migneco nasce a Messina nel 1908. Trascorre l’infanzia a Ponteschiavo, tra mare e campagna, in una sorta di paradiso perduto di cui resterà il ricordo in molti suoi quadri. Tornato a Messina per completare gli studi, consegue la maturità classica presso il Liceo Ginnasio Maurolico. Nel 1931 è a Milano per seguire i corsi universitari di medicina, presto abbandonati per l’urgenza di tradurre in realtà le aspirazioni artistiche che lo avevano spinto a lasciare la Sicilia. Per vivere fa il disegnatore: realizza illustrazioni per il “Corriere dei Piccoli”, esegue bozzetti pubblicitari per una ditta di cravatte, lavora come ritoccatore di rotocalco negli stabilimenti Rizzoli. Nel frattempo dipinge quadri di contenuto autobiografico, i cui esiti però lo lasciano insoddisfatto.

L’inizio della carriera pittorica più matura coincide con l’incontro con Beniamino Joppolo nel 1934 che lo mette in contatto con artisti quali Birolli, De Grada e Sassu. Con il loro incoraggiamento e grazie all’assidua frequentazione dei loro studi, Migneco riprende a dipingere con maggiore consapevolezza e sicurezza. Nel 1937 è tra i fondatori del movimento di Corrente, cui partecipa con una pittura di forte denuncia sociale, carica di suggestioni desunte da van Gogh e caratterizzata da un uso drammatico del colore. Nel 1940 organizza la sua prima personale alla Galleria Genova di Cairola.

Viene presto chiamato alle armi e deve quindi interrompere l’attività artistica. Nel dopoguerra ricomincia a dipingere e diventa uno dei protagonisti del movimento neorealista, con opere dedicate alla sua terra e segnate sul piano formale dall’influsso del muralismo messicano. Riprende l’attività espositiva nel 1945 con la mostra alla Galleria San Radegonda di Milano. Da quell’anno si susseguono le personali a lui dedicate in Italia e all’estero: a Londra nel 1956, a Parigi nel 1957, ad Amburgo nel 1978. Muore a Milano nel 1997.

Per info: email  m.privitera@taoarte.it  Orari della mostra: tutti i giorni ore 10.30/12.30 - 17.30/21.30. Lunedì chiuso

(25 luglio 2009)

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