Università di Catania
Università di Catania - L'Agenda

Quale pubblica amministrazione per quale sviluppo

Giovedì 19 marzo alle 9:30, nell'aula magna della facoltà di Scienze Politiche, appuntamento del ciclo "Saperi Mobili" in ricordo di Paolo Berretta. Presentazione dei quattro volumi a cura di Renato D'Amico

Giovedì 19 marzo alle 9:30, nell'aula magna della facoltà di Scienze Politiche (via Vittorio Emanuele II, 49), appuntamento del ciclo "Saperi Mobili", incontri in ricordo di Paolo Berretta, promossi dal Dipartimento di Analisi dei Processi politici, sociali e istituzionali (Dappsi), diretto dal prof. Giuseppe Barone.

Il seminario Quale pubblica amministrazione per quale sviluppo sarà l'occasione per presentare i quattro volumi L'analisi della pubblica amministrazione. Teorie, concetti e metodi (Franco Angeli, Milano, 2006/08), a cura di Renato D'Amico (professore ordinario di Scienza dell’amministrazione nella facoltà di Scienze politiche dell’Università di Catania).

Ne discutono il prof. Yves Mény (presidente dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze), il prof. Franco Cazzola (ordinario di Scienza politica all'Università di Firenze), la dott.ssa Dolores Deidda (responsabile del Centro di competenza "Politiche e strumenti per lo sviluppo locale" Formez di Roma), il prof. Andrea Piraino (ordinario di Diritto pubblico all'Università di Palermo e segretario generale dell'Anci Sicilia). Moderatore sarà il prof. Mario Caciagli (ordinario di Scienza politica all'Università di Firenze).


Vol. I
La pubblica amministrazione e la sua scienza (Milano, 2006) - scritti di R. D’Amico

Questo libro fa parte di un’opera in quattro volumi, frutto del lavoro di un gruppo di studiosi appartenenti a diverse aree disciplinari (politologia, sociologia e psicologia) guidato da Renato D’Amico, dedicata all’analisi della pubblica amministrazione. L’interrogativo che la muove riguarda la ricerca di un possibile “Statuto” in particolare per quella disciplina, la Scienza dell’amministrazione, la cui crescente importanza nell’ambito delle scienze sociali si è accompagnata con la difficile definizione di una propria identità. Il filo rosso che unisce l’intera opera è l’idea della Scienza dell'amministrazione come disciplina al plurale; l’approdo quasi naturale è costituito, sotto il profilo del modello di analisi, dall’approccio sistemico anche come terreno di confronto e di dialogo tra le diverse prospettive di studio, ed occasione di integrazione e di reciproco arricchimento dei tanti contributi scientifici disponibili oggi sul tema.
L’ambizione dell’intera opera è quella di un testo unitario che possa essere utilizzato come manuale, ma i cui volumi possano essere letti anche separatamente. Essa, dunque, si rivolge soprattutto a quanti – studenti, ricercatori e operatori della pubblica amministrazione – vogliano o debbano condurre un’analisi del fenomeno amministrativo da una prospettiva diversa da quella tradizionalmente giuridica.
Questo primo volume è dedicato a delineare lo schema teorico generale della Scienza dell’amministrazione, del suo oggetto, del suo metodo e delle sue finalità. Punto di partenza è la definizione delle pubbliche amministrazioni come specie diverse dell’unico genus costituito dall’universo delle organizzazioni complesse. Dopo l’esame dell’accidentato e talvolta contraddittorio processo evolutivo dello Stato – dall’ottocentesco «Stato di diritto» al contemporaneo «Stato regolatore» – il volume propone una lettura del fenomeno amministrativo in prospettiva organizzativa, a partire dalla “revisione” del vecchio paradigma bipolare che asserisce la netta separazione tra Stato e Mercato. Si conclude, infine, con la presentazione del modello di pubblica amministrazione come sistema aperto e dei due conseguenti percorsi di analisi dedicati all’analisi delle organizzazioni pubbliche, rispettivamente, come «struttura» e come «processo». Unico autore di questo primo volume è Renato D’Amico, curatore dell’intera opera.

Vol. II
Prospettive di analisi per le amministrazioni pubbliche (Milano, 2008) - scritti di M. Cerruto, R. D’Amico, F. Raniolo, P. Santoro

Questo libro fa parte di un’opera in quattro volumi, frutto del lavoro di un gruppo di studiosi appartenenti a diverse aree disciplinari (politologia, sociologia e psicologia) guidato da Renato D’Amico, dedicata all’analisi della pubblica amministrazione. L’interrogativo che la muove riguarda la ricerca di un possibile “Statuto” in particolare per quella disciplina, la Scienza dell’amministrazione, la cui crescente importanza nell’ambito delle scienze sociali si è accompagnata con la difficile definizione di una propria identità. Dopo averne proposto, nel primo volume, la natura di disciplina al plurale, in questo secondo volume il tema viene approfondito attraverso la puntuale ricostruzione delle tante e differenti prospettive che popolano oggi le analisi delle pubbliche amministrazioni.
La loro varietà muove da lontano: dalle grandi “famiglie” o aree scientifico-disciplinari che da oltre un secolo occupano la scena degli studi sul fenomeno amministrativo. Nella “storia” loro e dei loro paradigmi scientifici e culturali è nata e si è sviluppata, in un rapporto di intima coerenza, la moderna Scienza dell’amministrazione, riproducendone, complice l’evoluzione delle stesse pubbliche amministrazioni nei differenti contesti nazionali, il pluralismo delle prospettive; un pluralismo tanto più “confusionario” perché contenuto entro confini disciplinari.
Dopo il primo capitolo, in cui Renato D’Amico esamina le differenti “letture”del fenomeno amministrativo pubblico proposte delle quattro grandi “famiglie” delle scienze giuridico-normative, sociologico-organizzative, politologico-istituzionali, ed economico-aziendaliste, nei due capitoli successivi Francesco Raniolo ricostruisce la prospettiva burocratica, ripercorrendone l’evoluzione dal pensiero di Max Weber (capitolo secondo) al neo-istituzionalismo (capitolo terzo). Seguono due capitoli (di Patrizia Santoro e di Maurizio Cerruto) dedicati alla prospettiva organizzativa, attraverso la ricostruzione del suo percorso storico nella duplice dimensione strutturale e ambientale (quarto capitolo) e soggettiva e della razionalità (quinto capitolo). Alla prospettiva dell’analisi delle politiche pubbliche, infine, Francesco Raniolo dedica gli ultimi due capitoli.

Vol. III
La pubblica amministrazione come sistema aperto: la morfologia (Milano, 2007) - scritti di E. Attaguile, M. Cerruto, R. D’Amico, G. Di Bella, M. La Bella, T. Ramaci, F. Raniolo, G. Santisi

Questo libro conclude un’opera in quattro volumi, frutto del lavoro di un gruppo di studiosi appartenenti a diverse aree disciplinari (politologia, sociologia e psicologia) guidato da Renato D’Amico, dedicata all’analisi della pubblica amministrazione. L’interrogativo che la muove riguarda la ricerca di un possibile “Statuto” in particolare per quella disciplina, la Scienza dell’amministrazione, la cui crescente importanza nell’ambito delle scienze sociali si è accompagnata con la difficile definizione di una propria identità.
Nel solco tracciato dal filo rosso che, a partire dal primo volume, tiene unita l’intera opera − la proposta di adottare l’approccio sistemico allo studio delle pubbliche amministrazioni quale esito quasi naturale di una Scienza dell’amministrazione concepita come «disciplina al plurale» − questo terzo volume è dedicato ad approfondire la dimensione morfologica del fenomeno organizzativo pubblico. Con questa prima dimensione di analisi (la seconda, invece, quella «fisiologica», costituisce oggetto del quarto volume) l’attenzione viene rivolta alle singole parti che costituiscono il sistema, e in cui esso è, almeno teoricamente, scomponibile; a quelle, dunque, che si suole definire le strutture, e che costituiscono l’aspetto statico di ogni fenomeno organizzativo. Il ricorso, poi, alle due “lenti” che suggeriamo di utilizzare per guardare alla «morfologia» del fenomeno amministrativo − la prima che la legge come spazio fisico, la seconda come spazio concettuale − consente di approfondire, rispettivamente: nel primo caso la conformazione esterna degli organi, degli apparati e delle parti che compongono il fenomeno stesso; nel secondo caso, invece, le funzioni e le attività degli organi e degli apparati, nel tentativo di individuarne le ragioni del suo funzionamento.
Dopo un capitolo introduttivo dedicato a definire il quadro teorico di riferimento circa l’«anatomia» della pubblica amministrazione come sistema aperto (autore Renato D’Amico), i successivi capitolo del volume approfondiscono alcune delle principali forze/variabili che costituiscono il sistema e ne determinano il rendimento: le modalità di organizzazione della struttura (di Maurizio Cerreto); le procedure amministrative (di Marco La Bella); la risorsa umana (di Eleonora Attaguile e Giuseppe Di Bella); la cultura ed il clima organizzativo (di Tiziana Ramaci e Giuseppe Santisi); i network organizzativi e la governance democratica (di Francesco Raniolo).

Volume IV
La pubblica amministrazione come sistema aperto: i processi (Milano 2008) -  scritti di M. Cerruto, R. D’Amico, M. La Bella, G.S. Martorana, M. Parito, T. Ramaci, F. Raniolo, G. Santisi, P. Santoro

Questo libro conclude un’opera in quattro volumi, frutto del lavoro di un gruppo di studiosi appartenenti a diverse aree disciplinari (politologia, sociologia e psicologia) guidato da Renato D’Amico, dedicata all’analisi della pubblica amministrazione. L’interrogativo che la muove riguarda la ricerca di un possibile “Statuto” in particolare per quella disciplina, la Scienza dell’amministrazione, la cui crescente importanza nell’ambito delle scienze sociali si è accompagnata con la difficile definizione di una propria identità.
Nel solco tracciato dal filo rosso che, a partire dal primo volume, tiene unita l’intera opera − la proposta di adottare l’approccio sistemico allo studio delle pubbliche amministrazioni quale esito quasi naturale di una Scienza dell’amministrazione concepita come «disciplina al plurale» − questo volume è dedicato ad approfondire la seconda dimensione di analisi del fenomeno organizzativo pubblico: quella fisiologica.
Con essa, l’attenzione è puntata sulle dinamiche interno-interno ed interno-esterno che rendono concretamente e dinamicamente vivo il sistema: dunque, a quelli che si è soliti definire i processi.
Il volume si apre con un capitolo introduttivo (autore Renato D’Amico) dove si presenta il processo sistemico – che scandisce l’interazione del sistema amministrativo con l’ambiente circostante – scomponibile a sua volta in diversi sub-processi. All’approfondimento di questi ultimi sono dedicati i capitoli successivi, nell’ordine: il sub-processo di comunicazione (autrice Mariaeugenia Parito); quello di decisione (autore Maurizio Cerruto); quello di implementazione (autore Marco La Bella); quello di valutazione (autrice Patrizia Santoro). Conclusa la parte dedicata ai sub-processi interni, l’attenzione del volume si sposta sul duplice versante dell’in-put e dell’out-put che “definisce” la natura circolare del processo sistemico. L’analisi dei bisogni espressi dall’ambiente esterno, da un lato, e la natura e capacità di risposta, dall’altro, richiedono alle organizzazioni amministrative pubbliche l’attivazione di metodi ed azioni ispirate a visioni strategiche, la cui principale espressione è rappresentata dal marketing. A questo tema sono dedicati i due capitoli successivi: rispettivamente il marketing sociale (autori Tiziana Ramaci e Giuseppe Santisi) e il marketing territoriale (autore Giuseppe Sigismondo Martorana). Il quadro delineato conduce ad una amministrazione pubblica chiamata decisamente a cambiare rispetto a molta della sua tradizione (prima fra tutte quella italiana). Alle “facce” di questo cambiamento amministrativo è dedicato l’ultimo capitolo (autore Francesco Raniolo). Il volume si chiude, infine, con un ricco indice dei principali autori e argomenti trattati nell’intera opera.
Renato D’Amico insegna Scienza dell’amministrazione, Teoria dell’organizzazione e Sociologia dell’organizzazione presso la Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Catania. Autore di numerosi saggi in riviste e libri collettanei, ha pubblicato tra l’altro: Burocrazia ed ente Regione (Bologna, 1978), Regionalizzazione e sistema amministrativo (Catania, 1982), Il manager pubblico nell’ente locale (Milano, 2001), e, come coautore, Autonomie locali e politiche pubbliche (Palermo, 1988), Manuale di Scienza dell’amministrazione (Roma, 1992), Catania. I quartieri nella metropoli (Catania, 2001), L’altra giovinezza (Milano, 2001), Diffusione e differenziazione dei modelli culturali in una metropoli mediterranea (Milano, 2004).

(19 marzo 2009)

Stampa testo
Invia questo articolo
Tutti gli appuntamenti...
Archivio eventi
In prima pagina