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Linguaggio nomade: l'italiano come nuova lingua madre

Martedì 20 marzo alle 16.30, alla Biblioteca civica Ursino Recupero, il giornalista e scrittore Amara Lakhous terrà un seminario nell'ambito del ciclo di incontri "Lo sguardo dell'altro. Dialoghi tra culture"

Martedì 20 marzo alle 16.30, alla Biblioteca civica Ursino Recupero, il giornalista e scrittore Amara Lakhous terrà un seminario nell'ambito del ciclo di incontri "Lo sguardo dell'altro. Dialoghi tra culture". Seguiranno alcune letture di Emanuela Pistone e Mansour Gueye.


Il suo libro Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio è stato forse il caso letterario dell’anno. Nella classifica stilata dal Corriere della Sera, fra i dieci libri “più letti”, nella sezione "italiani" è entrato infatti l'autore e giornalista algerino che, con Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio, racconta con ironia e mordacità di un omicidio nel quartiere più multietnico di Roma.

Amara Lakhous. Nato ad Algeri nel 1970, vive a Roma dal 1995. Laureato in filosofia all’Università di Algeri e in antropologia culturale alla Sapienza di Roma. Prepara una ricerca di dottorato nella stessa università dal titolo ”Vivere l’Islam in condizione di minoranza. Il caso della prima generazione degli immigrati musulmani arabi in Italia”. Ha iniziato il suo percorso professionale nel 1994 come giornalista radiofonico del Canale I (lingua araba) della radio nazionale algerina. Ha lavorato come giornalista professionista all’agenzia di stampa Adnkronos International a Roma (2003 – 2006). Attualmente collabora con quotidiani italiani e arabi come Elkhabar (Algeria).
In Italia ha pubblicato il suo primo romanzo “Le cimici e il pirata”, bilingue arabo/italiano (Arlem editore, Roma, 1999) e in Algeria il secondo, ambientato a Roma, “Come farti allattare dalla lupa senza che ti morda” (edizioni Al-ikhtilaf, Algeri 2003). Questo romanzo è stato ri-scritto in italiano e pubblicato da E/O con il titolo “Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio”, e sarà presto tradotto in olandese (presso l’editore Rothschild & Bach) e in francese (Actes Sud). Ha vinto il premio Flaiano per la narrativa 2006 e premio “Racalamare – Leonardo Sciascia” 2006.

(20 marzo 2007)

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