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Historia magistra vitae? Quando la storia si ripete

Martedì 27 gennaio alle 20.30, nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini, iniziativa della facoltà di Lingue in occasione della Giornata della memoria 2009

La locandina
Martedì 27 gennaio alle 20.30, nell’Auditorium del Monastero dei Benedettini, la facoltà di Lingue e Letterature straniere, in collaborazione con Istituto Superiore di Studi musicali Vincenzo Bellini, Amnesty International, Associazione Antimafie "Rita Atria", associazione La Città Felice, Nessuno tocchi Caino, Cope, Open Mind Catania - centro di iniziativa GLBT, Pax Christi Catania, Rettoria di San Nicola, South Media Officina Culturale - Circolo Arci, organizza l’iniziativa Historia magistra vitae? Quando la storia si ripete, in occasione della Giornata della memoria 2009.

L’evento rientra nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione del Decennale dall'istituzione della Facoltà.

Nel corso della serata sarà eseguita la cantata-melologo Pietà del Figlio, per voce recitante, soprano, due tenori, baritono e piccola orchestra, musica di Joe Schittino, testo di Antonio Di Mauro - prima esecuzione assoluta "Ensemble da camera" e "Gruppo vocale" dell'Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini di Catania (direttore: Giuseppe Romeo). Con la partecipazione del coro polifonico Doulce Memoire, diretto da Bruna D'Amico, Gruppo R60, I Lautari, Stefano Sciotto e inoltre Carmina Daniele, Mariella Lo Giudice, Alessandra Palladino, Salvo Piro, Lucia Sardo.

La shoah, il crimine che ha sconvolto la nostra coscienza moderna, è il simbolo di ogni persecuzione e di ogni violenza perpetrata contro civili inermi. Oggi, più che mai, il volto delle vittime dei nazisti si confonde con quello delle migliaia di vittime che nel nostro civilissimo pianeta vengono massacrate con modalità diverse. Si tratta sempre di innocenti privati di ogni diritto, privati della loro vita, sottoposti a torture, in uno stato di mancanza di difesa. Questo, l’essere esposti a una violenza cieca e indiscriminata, a una violenza senza difesa, accomuna i volti che non dimenticheremo mai di donne, uomini e bambini nei campi di concentramento nazisti con i volti che urlano un’invocazione di pietà in Darfur, in Birmania, a Gaza, nelle carceri impenetrabili dove i diritti più elementari di ogni essere umano vengono calpestati.

Riflettere sulla storia, riflettere con la storia è un obbligo etico per l’uomo del nostro tempo. In occasione della “Giornata della memoria 2009” vorremmo ricordare con la voce della cultura le migliaia e migliaia di vittime senza nome e senza volto di ogni persecuzione perpetrata nel nostro pianeta, vorremmo invitare a riflettere su quel che è possibile fare per opporsi a ogni logica di guerra e sterminio, vorremmo levare l’invocazione universale dell’arte affinché il mondo cessi di uccidere.

(27 gennaio 2009)

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