Domenica 14 dicembre alle 17, nell’Atelier d’artisti di via Filisto 251 a Siracusa, si inaugura
In cont(ro)rario, mostra personale di
Sebastiano Mortellaro.
L’artista (Siracusa, 1974) presenta alcuni lavori che costituiscono il nucleo di un corpo d’opera rivelatore della sua ricerca e del suo metodo: guardare e trasferire al presente, camuffandole, immagini di un passato appena scomparso e a lui familiare. Mortellaro scava nel passato per ritrovare “cose” che si sono perdute col tempo e nel tempo, e le ripropone con un’ironia che fa da contrappunto alla tragedia di una terra martoriata. Alla base della sua ricerca c’è la domanda: quale rapporto c’è - se c’è - tra la propria identità di siciliano e i temi della contemporaneità?
La risposta sta nelle parole che Aldo Taranto ha scritto a proposito della mostra.
«Andare in questo modo contro orario – scrive l’artista e critico siracusano -, incontro al passato, può essere contrario all’attualità. Ma essere inattuali può diventare una forza, nel tempo». Mortellaro «trae temi e linguaggi da una memoria presente, sebbene dispersa e sommersa nell’uniformità dei modelli imperanti». In tal modo l’artista «sembra indicarci il bisogno dell’uomo di incorporare parti di tempo che non appartengono precisamente alla propria esistenza ma che vi hanno a che fare. Si tratta di far girare il tempo, di scambiarne il verso come in uno specchio, gesto che si muove nella direzione contraria».
La mostra potrà essere visitata fino a domenica 21 dicembre, tutti i giorni dalle ore 17 alle 22.
(14 dicembre 2008)