Viva l’attesa per il “one-man show” con il quale Paola Cortellesi si presenterà al pubblico catanese, ospite del Teatro Stabile dal 13 al 18 marzo all’Ambasciatori. Dopo l’enorme successo ottenuto nella passata stagione, Paola Cortellesi ripropone anche in questa il suo spettacolo
Gli ultimi saranno ultimi, grazie al quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Primo fra tutti il Premio Eti–Gli Olimpici del Teatro, ricevuto lo scorso 15 settembre a Vicenza come migliore interprete di “monologo”, che l’ha portata in udienza al Quirinale con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il successivo 20 settembre. Non meno prestigiosi il Premio della Critica 2006, consegnatole il 22 settembre al Teatro Argentina di Roma, ed il Premio Anima - assegnato a Paola Cortellesi in qualità di interprete e a Massimiliano Bruno in qualità di autore - lo scorso 22 giugno in Campidoglio, per l’attualità del testo che affronta importanti tematiche sociali legate al mondo del lavoro.
Con Gli ultimi saranno ultimi, una produzione Ballandi Entertainment, Paola Cortellesi porta a teatro un monologo sorprendente, incentrato sul dramma della precarietà, un racconto teatrale dedicato a tutte le persone “ricattabili” da una società che non garantisce il lavoro.
Il testo scritto da Massimiliano Bruno concentra tutta la vicenda in una “nottataccia” in cui si incrociano i destini di uomini e donne normalmente distanti tra loro: una fredda dirigente d’azienda piegata alle leggi di mercato, un’ingenua poliziotta di provincia, un transessuale sarcastico e disilluso, un guardiano notturno pensionabile e trasandato, una saggia donna delle pulizie fissata con le canzonette ma soprattutto Luciana, operaia incinta al settimo mese a cui non viene rinnovato il contratto di lavoro, disperata ma decisa a difendere il suo diritto alla maternità.
Paola Cortellesi interpreta tutti i protagonisti della pièce senza trucchi, senza travestimenti e senza messa in scena, affidandosi solo alla voce, alla mimica, alle caratterizzazioni dialettali. Ne viene fuori uno spettacolo che mescola i toni del dramma con quelli della commedia, svelando attraverso la comicità tutta la tragicità di un disagio sociale tanto diffuso quanto nascosto: la precarietà, il lavoro nero, la condizione femminile.
Sostenuta dalla puntuale regia di Giampiero Solari e Furio Andreotti, nonché dalle musiche di Rocco Tanica, l’eclettica Paola coinvolge, diverte, fa riflettere, incassando un successo strepitoso di pubblico e critica e realizzando fino ad oggi più di 110 rappresentazioni in tournée
(18 marzo 2007)