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Tra la terra e il cielo

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Sabato 8 e domenica 9 novembre al Teatro Sangiorgi in scena l’ultimo lavoro del regista romano Giorgio Barberio Corsetti, realizzato dal Teatro Bellini. Ingresso ridotto per universitari

Sabato 8 e domenica 9 novembre al Teatro Sangiorgi debutterà in prima nazionale  l’ultimo lavoro del regista romano Giorgio Barberio Corsetti dal titolo Tra la terra e il cielo. Scritto dallo stesso regista romano con la collaborazione alla drammaturgia di Giampiero Rappa, lo spettacolo è realizzato dal Teatro Massimo Bellini di Catania in coproduzione con Fattore K.

L’allestimento scenico è stato realizzato dai tecnici del “Bellini” mentre le musiche, scritte e dirette da Gianfranco Tedeschi, sono state registrate al “Sangiorgi” ed eseguite da tre componenti dell’orchestra del Teatro Massimo Bellini, Alessandro Cortese (violino), Cecilia Iacomini (viola), Alessandro Longo (violoncello).
Per questa produzione Barberio Corsetti si affida alla tecnica del chroma-key, generalmente impiegata nel cinema e in televisione e che aveva già sperimentato con successo per la regia lirica de La pietra di paragone di Gioachino Rossini: un set in campo blu creato per effettuare riprese video che permettono di ambientare le azioni degli attori nelle scenografie virtuali più varie, realizzate con modellini in scala e proiettate su schermo. Il pubblico in sala viene così coinvolto in molteplici visioni, con un montaggio in diretta sotto gli occhi degli spettatori, in un gioco spettacolare che svela ad ogni momento i suoi effetti speciali.

Tra la terra e il cielo di Giorgio Barberio Corsetti
Al centro del racconto la giornata di quattro personaggi: un uomo e una donna, arrivati e pieni di certezze, e un ragazzo e una ragazza, agli inizi della loro lotta per la sopravvivenza, pieni di incertezze. Ognuno dei quattro vive un giorno un po’ speciale, perché oltre alle persone che fanno parte della propria abituale quotidianità, incontra angeli, diavoli, e a un certo punto anche la Morte, con il suo seguito di spiriti, che si presenta per ricordare che tutti alla fine le appartengono. Nel fondo si agita e dibatte la questione morale, ovvero l’antica lotta tra il bene ed il male, e l’eterna domanda: perché sia possibile il male nel mondo e nell’uomo. Ogni attore, oltre a interpretare il proprio ruolo principale, ricopre i ruoli “secondari” che animano giornata degli altri personaggi principali: in più, ognuno dei quattro protagonisti incontra a turno gli altri…
Lo spazio scenico è diviso in due: da una parte un set in campo blu per le riprese video, dall’altra uno schermo bianco. Nella parte blu una telecamera riprende gli attori sul fondo neutro, che poi elettronicamente sono immessi nell’immagine di scenografie varie, create in modellini e riprese a vista. Sullo schermo è proiettato il risultato della sovrapposizione. Gli attori possono così recitare anche davanti allo schermo dialogando con l’immagine dei propri partner, o direttamente con loro nel blu. Dunque nello stesso tempo lo spettatore può vedere gli attori in azione, l’elaborazione del modellino e la sovrapposizione delle due immagini nello schermo. Un cortocircuito tra presenza ed immagini, realtà ed immaginazione, che ben si presta al tema metafisico della pièce. 


I biglietti per i due spettacoli del Teatro Sangiorgi dell’8 novembre (con inizio alle ore 21) e del 9 novembre (con inizio alle 18) saranno in vendita al botteghino del Teatro Massimo Bellini, aperto tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 9:30 alle 12:30, e nei pomeriggi dal martedì al venerdi, dalle 17 alle 19. Posto unico, 15 euro. Prezzo ridotto universitari 7 euro
Infoline 095 7150921.

(08 novembre 2008)


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