Incontro con Boualem Sansal

Giovedì 27 marzo alle 11, nell'aula 3 del Palazzo Centrale dell'Università (piazza Università 2), lo scrittore algerino Boualem Sansal terrà una conferenza sul tema dell'impegno degli intellettuali nell'Algeria contemporanea.

Boualem Sansal è nato in Algeria nel 1949 e ha iniziato la sua carriera come scrittore all'età di 50 anni. Fino a quel momento, l'economista e ingegnere, ha lavorato come funzionario di alto rango al Ministero algerino dell'Industria. Ma l'assassinio del presidente Boudiaf (1992), un amico per lui, e le persecuzioni in patria aggravate dalla guerra civile, lo hanno indotto a scrivere sul suo Paese e a entrare così in uno stato di "esilio interiore".

Sansal scrive in francese, le sue opere hanno vinto premi letterari in Francia, tra cui il Prix du Premier Roman nel 1999. Il suo romanzo d'esordio è stato Le serment des Barbares (Gallimard, 1999), che è stato trasformato in un film basato su una sceneggiatura di Jorge Semprúns. Il suo ultimo romanzo, Le village de l'Allemand ou le journal des freres Schiller, è la storia di due fratelli scoprono che il padre era stato in passato un ufficiale nazista che si rifugiò in Algeria dopo la guerra. Il libro esplora la linea sottile tra il fondamentalismo islamico e il nazismo.

Oggi Sansal continua a vivere con la moglie e due figlie in Algeria, nonostante la polemica che i suoi libri hanno suscitato in patria. Al Festival Internazionale di Letteratura di Berlino del 2007, è stato introdotto come uno scrittore "esiliato nel suo Paese". Egli sostiene che l'Algeria sta diventando un «bastione di estremismo islamico». Dopo la pubblicazione di Poste restante: Alger. Lettre de colere et d'espoir a mes compatriotes del 2006, i suoi libri sono stati vietati in Algeria.

(27 marzo 2008)