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Precari, flessibili, stabili e stabilizzati

Venerdì 29 febbraio alle 15 (aula magna, Villa cerami) workshop sulla disciplina dei lavori flessibili nelle pubbliche amministrazioni dopo la Finanziaria 2008
Precari, flessibili, stabili e stabilizzati. Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni dopo la Finanziaria 2008 è questo il titolo del workshop che si apre venerdì 29 febbraio alle 15, nell’aula magna della facoltà di Giurisprudenza, a Villa Cerami, e organizzato dalla facoltà di Giurisprudenza e dal Centro Studi “Massimo D’Antona” che affronterà le disposizioni della legge finanziaria 2008 riguardanti il lavoro nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, la disciplina dei lavori flessibili.
Il workshop si propone di fornire una ricostruzione sistematica del quadro normativo vigente, con particolare riferimento agli enti locali, al sistema sanitario regionale e all’Università. Si daranno indicazioni sul se e sul come, concretamente, le amministrazioni possano utilizzare forme di lavoro flessibile (lavoro autonomo e co.co.co., lavoro a termine, somministrazione, part-time) in alternativa alle assunzioni stabili mediante concorso; ciò, senza incorrere nelle responsabilità individuate dalla legge e dalla recente giurisprudenza.

Nel corso dei lavori si indagherà, attraverso una lettura sistematica delle norme, come funziona il meccanismo delle stabilizzazioni avviate, o ancora da avviare, con riferimento al passaggio dal rapporto di lavoro subordinato a termine al rapporto di lavoro a tempo indeterminato e dalla collaborazione coordinata e continuativa al rapporto di lavoro a termine.
Sul piano della politica del diritto si intende inoltre accertare se il processo di unificazione del rapporto di lavoro pubblico e del rapporto di lavoro privato, già ridimensionato con la legge Biagi, sia stato definitivamente invertito, riportando il rapporto di lavoro pubblico in una dimensione di specialità rispetto al lavoro nell’impresa, almeno per quanto riguarda la regolazione dei lavori flessibili. Accertare se i vincoli istituzionali e di scopo delle pubbliche amministrazioni siano incompatibili, come sembra trasparire nell’ultima finanziaria, con una organizzazione del lavoro che si ispiri al principio della flessibilità e dell’esternalizzazione. In particolare, l’interrogativo al quale si intende rispondere è, si può gestire flessibilmente il lavoro nelle pubbliche amministrazioni senza necessariamente produrre rischi di precarizzazione del lavoro o pericoli di strumentalizzazioni clientelari?

Dopo i saluti rettore dell’Università di Catania Antonino Recca e del preside della facoltà di Giurisprudenza Luigi Arcidiacono, sarà il prof. Bruno Caruso a introdurre il tema “La regolazione a doccia scozzese del lavoro pubblico. Rigidi, flessibili, precari, di nuovo rigidi: da un eccesso all’altro”. Seguirà la relazione del prof. Antonio Lo Faro, che approfondirà il tema della stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato, mentre la dott.ssa Loredana Zappalà terrà una relazione sulla riforma “continua” del contratto di lavoro a tempo determinato. A seguire interverranno il prof. Giancarlo Ricci che approfondirà il tema degli incarichi professionali e dei rapporti di collaborazione nelle Pubbliche Amministrazioni. Le assunzioni a termine e le regole della stabilizzazione dei precari nelle università e nelle aziende sanitarie saranno affrontati invece dall’avv. Concetta Currao del Centro Studi “Massimo D’Antona”, concluderà i lavori la dott.ssa Mariagrazia Militello che approfondirà la responsabilità delle P.A. per la violazione della disciplina sul contratto a termine.

(29 febbraio 2008)

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