È visitabile da sabato 19 a lunedì 28 gennaio la mostra dell'associazione Portarossa, e curata da Franco De Grazia, Ianua. La mostra si svolgerà alle Ciminiere di Catania, all’interno del Salone del mobile.
Il tema che la Portarossa propone quest’anno per il consueto appuntamento di gennaio ad Habita e Sposa (il salone del mobile e della sposa) è sulla Porta. Come nelle precedenti edizioni (Coffee break e In vino veritas) la proposta non ha voluto stimolare le riflessioni degli artisti sull’oggetto in sé, ma sui significati metaforici che esso suggerisce nelle sue molteplici coniugazioni.
Letteralmente “porta“ significa passaggio e indica l’attraversamento da uno spazio a un altro. Fisicamente può essere di tanti tipi (di città o di edifici, interna, esterna, segreta, maestra, di servizio, di sicurezza, stagna). Ma il termine qui si arricchisce nei significati figurati (fuori porta, essere alle porte, mettere alla porta, prendere la porta, chiudere la porta in faccia, aprire le porte, bussare alla porta, indicare la porta, andare in porta) o trova applicazione nei proverbi comuni (porta aperta a chi porta e chi non porta parta, uscire dalla porta e rientrare dalla finestra, chiudere una porta e aprire un portone). Su di essa si possono esercitare diverse azioni aventi significati sia fisici che figurati (uscire, varcare, bussare, aprire, spalancare, chiudere, socchiudere, accostare, sbarrare, serrare, sbattere, scardinare, sfondare, abbattere, forzare).
Ma dall’esperienza del reale vengono fuori altri significati che esprimono in modo più pieno e profondo la soggettività e che solo parzialmente e genericamente il senso figurato traduce. Significati che l’azione della psiche produce nel sonno o che l’io cosciente costruisce nella dimensione del fantastico e ai quali l’arte dà forma in virtù della propria capacità metaforica.
Perciò come titolo si è voluto adoperare il termine latino “ianua” che significa porta, ma che nell’etimologia rimanda a Giano, il dio romano degli inizi, materiali e immateriali, che era preposto alle porte e ai ponti, ma più in generale rappresentava ogni forma di passaggio e mutamento. Non a caso a lui era intitolato il primo mese dell'anno, Gennaio.
Giano era rappresentato come un dio bicefalo (Giano bifronte) a indicare la sua potestà su tutto ciò che riguardava un inizio ma anche una fine.
Gli artisti partecipanti alla mostra sono: Turi Aquino, Vincenzo Castellana, Nino Costa, Giacomo Failla, Concetto Guzzetta, Silvio Marchese, Salvo Russo, Rino Valenti che sono stati presenti anche negli anni precedenti a questa manifestazione. Ognuno di loro presenta un’opera tridimensionale sul tema.
(19 gennaio 2008)