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Crollasse il mondo

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Dal 10 al 15 febbraio, alla Sala Musco, in scena spettacolo di Alessandra Mortelliti, per "L'isola del Teatro", il cartellone parallelo dello Stabile di Catania

Dal 10 al 15 febbraio, alla Sala Musco, andrà in scena lo spettacolo Crollasse il mondo di Alessandra Mortelliti, per "L'isola del Teatro", il cartellone parallelo dello Stabile di Catania.

La regia è di Massimiliano Farau, con Alessandra Mortelliti e David Coco. E' una  coproduzione 15 Lune e Artisti Riuniti.  Due personaggi estremi, un abisso di dolore e di perdita, un'amicizia impossibile in un'oscura stanza d'albergo: quella che andrà in scena alla sala Musco, sarà un'appassionante fiaba dark metropolitana, divertente e commovente al tempo stesso. La Mortelliti firma un testo allucinato al limite dell'onirico, di cui è anche interprete graffiante, nei panni di Luisa, veemente e passionale. Al suo fianco un partner d'eccezione come David Coco, beniamino del pubblico teatrale, cinematografico e televisivo, che per una volta rinuncia alla sua prestanza per incarnare il respingente Reginaldo, individuo ispido e quasi alienato. 
    
Come ne La vertigine del drago, diretta e interpretata da Michele Riondino, la Mortelliti sceglie di duettare con un protagonista maschile di rilievo, delineando e definendo, anche dal punto di vista del genere, il profilo di due personaggi antitetici che faticano a trovare una collocazione nella società, immersi come sono in una poetica e a volte feroce visione della vita.

Luisa e Reginaldo rappresentano due mondi distanti e separati, due meteore che per caso gravitano attorno alla stessa orbita e, inevitabilmente, si scontrano. Lui è claudicante, silenzioso, ha lo sguardo perennemente attonito; lei è logorroica, esuberante, sempre sopra le righe. Si incontrano per caso in occasione di un concorso per sosia di cantanti famosi: due personaggi borderline, ai margini della società, dilacerati fra slanci vitalistici e pulsioni suicide, raccontati con dolcezza e ironia, attraverso una chiave comica - a tratti grottesca- eppure mai priva di compassione.

Per il regista da qui «prende vita un mondo periferico, notturno, un universo urbano desolato, lancinato da luci al neon e da suoni laceranti; un mondo in cui si possono riconoscere infiniti riferimenti filmici, letterari, pittorici: da Edward Hopper al photorealism americano, dal noir al melò, da Lynch a Shepard, ma senza che mai il piacere della citazione prevalga sulla forza assolutamente primaria, viscerale e diretta del racconto».

Si tratta di una storia di solitudini con un imprevisto riscatto nell'epilogo. Luisa irrompe nella stanza di Reginaldo - in un fatiscente motel dove i due alloggiano per la notte - in cerca di rifugio e protezione. In questa convivenza coatta, il tempo si trasforma in una bolla sospesa in cui l'uomo e la donna instaurano un'amicizia involontaria, nell'attesa che qualcosa accada là fuori. Un passato scomodo viene pian piano alla luce nei dialoghi serrati, tracciando la linea di due vite che, per azione del caso, si saldano in un destino comune.

(10 febbraio 2015)

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