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Spazi pubblici e spazi privati nell’area del Mediterraneo

Mercoledì 4 giugno alle 15:30, nell'aula B di Palazzo Pedagaggi (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali), seminario su scambio e partecipazione politica nei Paesi del Nord Africa

Mercoledì 4 giugno alle 15:30, nell'aula B di Palazzo Pedagaggi (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali), si svolge il seminario sul tema "Spazi pubblici e spazi privati nell’area del Mediterraneo" che intende proporre una riflessione comparatistica sulle possibili declinazioni delle forme giuridiche dello scambio e delle condizioni di partecipazione politica nello spazio del Mediterraneo, mettendo a confronto l'esperienza europea e quella dei Paesi del Nord Africa.

All'incontro intervengono il prof. Antonio Cantaro (Università di Urbino), che terrà una relazione sul tema "Secolarizzazione e de-secolarizzazione nelle nuove costituzioni arabo-islamiche", il prof. Ignazio Castellucci (Università di Trento), che parlerà di "Finanza islamica tra tradizione e modernità", e il prof. Federico Cresti (Università di Catania), che interverrà sul tema "Diritti fondamentali e amministrazioni coloniali".

I recenti eventi che hanno interessato i regimi vigenti in questa area geografica hanno prodotto "rivoluzioni" sociali e istituzionali i cui esiti non sono ancora compiutamente definiti. Mentre in Europa le questioni che interessano i diritti di libertà e quelle concernenti la regolamentazione del mercato sono ambiti concepiti come eterogenei in virtù della summa divisio diritto pubblico/diritto privato profondamente radicata nella cultura giuridica dei Paesi che ne fanno parte, nelle aree che si richiamano alla tradizione islamica esse sono caratterizzate da un'intima coesione.

La scelta dunque di affrontare questioni inerenti alla democrazia e alla finanza (con una particolare attenzione al mercato del credito) non solo sembra avere il pregio di fornire l'occasione di una riflessione teorica su modelli giuridici che palesano evidenti differenze, ma consente altresì una riflessione sull’oggi: il complesso dei fenomeni indicato con l’etichetta di "primavera araba" impone di interrogarsi sulle possibilità d'influenza dei modelli giuridici europei. Da una parte, si tratta di vedere se ed in quale misura la percezione della democrazia su cui si fonda il costituzionalismo europeo sia compatibile con i nazionalismi e i particolarismi religiosi e culturali; dall'altra, in ambito giusprivatistico, occorre vedere in che modo possano coesistere forme giuridiche improntate a visioni differenti del sistema economico in ragione di una significativa presenza musulmana (in Europa e non solo) che manifesta crescenti esigenze di servizi bancari e finanziari compatibili con i precetti della propria tradizione. Il dialogo fra un pubblicista ed un privatista sarà introdotto dalle riflessioni di uno storico dei paesi dell'Africa incentrate sul passato coloniale di alcuni territori dell’area maghrebina.

I diversi punti di vista caratterizzanti le analisi proposte saranno un’occasione per riflettere sui modi in cui l’Europa può gestire la differenza di cui sono portatrici le comunità che alla tradizione islamica si richiamano, ma anche sull’immagine che l’Europa ha di se stessa, specchiandosi in un ‘altro’ alla cui prossimità geograficamente corrispondono significative differenze culturali frutto di una storia millenaria caratterizzata da un quadro complesso di confronti, scontri, mutue influenze.

(04 giugno 2014)

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