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Beni confiscati alla mafia e microcredito

Sabato 17 maggio alle 9, nell'aula delle adunanze del Palazzo di Giustizia di Catania, convegno di studi e presentazione di una proposta di modifica del "Codice antimafia"

Sabato 17 maggio alle 9, nell’aula delle adunanze del Palazzo di Giustizia di Catania, sarà ufficialmente presentato un disegno di legge che propone una modifica del "Codice antimafia" nel corso del convegno di studi dal titolo “Beni confiscati alla mafia e microcredito”, al quale prenderanno parte i principali rappresentanti della magistratura, delle istituzioni, dell’università, dell’imprenditoria e dell’associazionismo.

Confiscare i beni alla mafia non equivale solo a sottrarre capitali all’impresa criminale, ma può anche voler dire risarcire il territorio che ne risulta penalizzato: proprio le aree con alti livelli di criminalità, come la Sicilia, pagano le conseguenze in termini di calo produttivo, di scarsa competitività, subendo una crisi più radicata e difficile da superare. Gli immensi patrimoni, una volta confiscati, devono trovare uno “sbocco”: rientrando nel ciclo produttivo, e quindi producendo valore, o con la liquidazione e l’utilizzo a favore del territorio. Questo il quadro entro cui si è sviluppata la proposta di disegno di legge per la modifica del “Codice antimafia” che poggia sulla connessione tra la gestione delle risorse sequestrate – affidata all’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati – e il Microcredito, annoverato tra le nuove forme di solidarietà e regolato dal decreto legislativo 169 del 19 settembre 2012. 

I saluti saranno affidati al presidente della Corte d’appello Alfio Ruggero Scuto, al presidente del Tribunale di Catania Bruno Di Marco, al sindaco di Catania Enzo Bianco, all’arcivescovo metropolita Mons. Salvatore Gristina, al direttore generale Credito Siciliano di Palermo Saverio Continella, al presidente di Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi di Reburdone, al presidente dell’Associazione nazionale magistrati (sezione Catania) Pasquale Pacifico, al presidente della Fondazione fra Club Lions Distretto Sicilia Antonio Sardo. Il convegno sarà presentato dal presidente Lions Club Acireale Pietro Antonio Currò, mentre l’esposizione del disegno di legge sarà a cura di Antonio Pogliese (economista e Ipdg Distretto Lions 108 YB). Il tema delle misure di prevenzione nella lotta alla mafia sarà approfondito dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Catania Giovanni Salvi, cui seguirà l’intervento del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri sull’impegno del Governo per la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata.

Seguirà la tavola rotonda moderata dal giornalista Nino Milazzo, cui prenderanno parte il segretario della presidenza Commissione nazionale antimafia Angelo Attaguile; il consigliere della Corte d’appello di Milano – Misure prevenzione Pietro Caccialanza; il presidente del Tribunale Misure prevenzione – Catania Rosario Cuteri; il docente di Diritto Penale Università Catania Giovanni Grasso; il docente di Psicologia sociale Università Catania Orazio Licciardello; il presidente della Commissione antimafia dell’Ars Nello Musumeci; il docente di Economia politica Università di Ancona Credito Valtellinese Luca Papi; il procuratore aggiunto della Repubblica di Catania Michelangelo Patanè. Le conclusioni saranno affidate al Rettore dell’Università di Catania Giacomo Pignataro e al governatore Distretto Lions 108 YB Sicilia Gianfranco Amenta.

(17 maggio 2014)

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