Venerdì 21 marzo alle 16:30, nella sala conferenze della Fondazione Verga (via Sant'Agata, 2 Catania), si presenta il volume della prof.ssa Sabina Fontana dal titolo Tradurre lingue dei segni. Un’analisi multidimensionale (Stem Mucchi Editore, 2013).
All'incontro intervengono i docenti dell'Università di Catania Iain Halliday, Iride Valenti e Sebastiano Vecchio.
Il libro. Che rapporto esiste fra lingua dei segni e lingua vocale? Come si trasforma il tradurre con l’emancipazione della comunità dei sordi? In che modo la traduzione agisce sulla lingua modellandola e ristrutturandola nelle sue funzioni sociali? Traduzione e traducibilità sono processi che emergono dalla progressiva consapevolezza linguistica della comunità: cambiano le funzioni dell’interprete, che da assistente si trasforma in professionista, ma cambiano anche gli utenti e la lingua, perché si espandono gli ambiti d’uso e i tipi di pertinenza. Nella continuità ininterrotta del tradurre, Sabina Fontana analizza le dimensioni sociali, storiche, culturali e cognitive della lingua dei segni a partire da una costante riflessione sul linguaggio e sulla natura del significare.
L'autrice. Sabina Fontana, insegna Linguistica Generale e Pragmatica all’Università di Catania (sede di Ragusa). Specialista di Linguistica della lingua dei segni, collabora con l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del Cnr. Fra le sue numerose pubblicazioni: Linguaggio e multimodalità: oralità e gestualità nelle lingue dei segni e nelle lingue vocali (edizioni ETS, 2009), I segni parlano (a cura di) (Franco Angeli, 2008), I segni raccontano (a cura di), (Franco Angeli, 2009), Segnare, parlare, intendersi (a cura di), (Mimesis, 2012). Ha di recente curato un numero monografico della “Rivista di Psicolinguistica Applicata” dedicato all’interpretariato Lingue dei segni/lingue vocali.
(21 marzo 2014)