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Seeds

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Sabato 1 marzo alle 20:45, allo Scenario Pubblico di Catania, in scena performance dell’edizione 2013 – 2014 di Modem

Sabato 1 marzo alle 20:45, allo Scenario Pubblico di Catania, andrà in scena seeds/workresearch, che rappresenta il momento performativo dell’edizione 2013 - 2014 di Modem, corso di perfezionamento della compagnia zappalà danza.

Il corso è rivolto a danzatori provenienti da tutta Italia e dal resto d’Europa, selezionati tramite audizione. La sezione “workresearch” costituisce un percorso di lavoro che offre ai giovani danzatori la possibilità di sperimentare e ricercare propri linguaggi espressivi e modalità creative.

Fuggi Fuggi
Coreografa: Anna Solinas
Interpreti: Enrica Veneziano, Aurora Fradella, Lorenzo Ruta, Valeria Fichera
In lavoro nasce dalla voglia di sperimentare con il corpo partendo dall’idea di un dialogo giocoso tra le due diverse parti che lo compongono.

Anima mundi
Coreografe e interpreti: Jessica De Masi, Giovanna Perdichizzi, Sonia Mingo
Una riflessione sul ruolo della donna e su come sia facile che il suo equilibrio venga messo in crisi dall’idea superficiale che la società le ha sempre attribuito e promosso.

Orme
Coreografa: Camilla Scarnò
Interpreti: Lucia Pallonetto, Valeria Fichera, Jessica Eirado Enes, Camilla Scarnò
Il pezzo trae ispirazione dai diversi atteggiamenti e movimenti delle specie animali nel loro habitat.

Kinoumai ato
Coreografe: Valerie Tameu, Marta Olivieri e Iro Glykeria Grigoriadi
Interpreti: Jessica De Masi, Anna Solinas, Giovanna Perdichizzi, Valerie Tameu, Marta Olivieri, Iro Glykeria Grigoriadi
Questo lavoro nasce dalla riflessione sul tema dell’interazione naturale tra pulsioni istintive e volontà cosciente nell’esistenza dell’essere umano.

Pelle
Coreografa: Jessica Eirado Enes
Interpreti: Lucia Pallonetto, Sonia Mingo, Camilla Scarnò, Aurora Fradella, Lorenzo Ruta, Jessica Eirado Enes
L’educazione razionale spoglia il sesso di ogni potere creativo vietandoci di usare il corpo nella sua completa estensione e considerando la pelle il “confine” di noi stessi. Questa percezione limitata nega l’eterna essenza dell’esistenza: l’immaginazione.

(01 marzo 2014)

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