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Riflessioni teorico-pratiche dopo 13 anni dalla emanazione del D. Lgs. 231/2001

Venerdì 14 febbraio, alle 15, nella sala conferenze del Credito Siciliano (Acireale), convegno promosso da Università, Credito siciliano, Odcec Catania e Confindustria Catania
Venerdì 14 febbraio, a partire dalle 15, nella sala conferenze del Credito Siciliano, in via Sclafani ad Acireale, si svolge il convegno dal titolo Riflessioni teorico-pratiche dopo 13 anni dalla emanazione del D. Lgs. 231/2001. I modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati, le connessioni con i delitti di criminalità organizzata e contro l’industria ed il commercio. Il sistema sanzionatorio, promosso dal Credito Siciliano, dall’Università di Catania, dall’ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili della provincia di Catania (Odcec) e da Confindustria Catania.

I lavori – coordinati dal dott. Antonio Pogliese, presidente dell’organismo di vigilanza (Odv 231) del Credito Siciliano - si apriranno con gli indirizzi di saluto del direttore generale del Credito Siciliano Saverio Continella, del rettore Giacomo Pignataro, del presidente Odcec Catania Sebastiano Truglio e del presidente di Confindustria Catania Domenico Bonaccorsi di Reburdone. Successivamente interverranno i relatori Giovanni Grasso (ordinario di Diritto penale nell’Università di Catania), Maria Grazia Vagliasindi (presidente del Tribunale del Riesame di Catania) e Ruggero Vigo (ordinario di Diritto commerciale nell’Università di Catania).

A seguire, le testimonianze di presidenti di organismi di vigilanza: Ciro Strazzeri (presidente sezione consulenza Confindustria Catania), Giacomo Casale (Studio Pogliese – Catania), Edoardo Della Cagnoletta (presidente Collegio sindacale Credito Siciliano), Maurizio Stella (consigliere Odcec Catania). Dopo il dibattito, concluderà i lavori la relazione di sintesi del prof. Vincenzo Di Cataldo, ordinario di Diritto commerciale nell’Ateneo.

Il tema. All’inizio di questo secolo, il legislatore ha introdotto nel nostro ordinamento positivo il riferimento all’etica, lasciando alle associazioni di categoria ed ai privati la relativa regolamentazione.

Il D. lgs. 231/2001 costituisce il primo significativo caso. L’esigenza del riferimento all’etica è dovuta all’attuale crisi dei valori con le gravi conseguenze prodotte nei mercati e nella società. E’ sempre più avvertita, in economia, l’esigenza di rispettare non solo la legalità ma anche l’eticità.

Sul piano sociologico, l’adeguamento alle previsioni del D. lgs. 231/2001, modello organizzativo e codice etico, per godere delle esimenti prevista dall’art. 6, va incoraggiato, come pure l’istituzione del codice di legalità previsto da altra normativa, in quanto implicitamente evidenzia una nuova cultura di legalità etica.

Il convegno, a 13 anni dall’emanazione della normativa citata, è pertanto finalizzato a stimolare le riflessioni sui diversi aspetti, in parte regolamentati dalle norme, e sull’avvertita nuova cultura di legalità etica.

(14 febbraio 2014)

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