Pirandello

Domenica 22 dicembre alle 21.30, (con replica domenica 29 dicembre), ai Magazzini Sonori di Catania, per la rassegna "Ogni Maledetta Domenica", l'attore Antonio Caruso renderà omaggio, con una performance, a Luigi Pirandello.

Proseguendo quel viaggio iniziato ad ottobre con l'Inferno dantesco per passare attraverso il teatro ed i linguaggi di oggi, toccando la musica dei Doors, la poesia di Jim Morrison per arrivare a Bukowski, l'incontro con Pirandello potrebbe apparire una forzatura, un passo indietro rispetto alla tematiche e agli obiettivi precedenti. In realtà non lo è. La scrittura pirandelliana ha avuto come oggetto frequentemente il quotidiano, ha raccontato l'umanità ingabbiata a vivere. Avendo di fronte quell'umanità e quell'uomo, in realtà Pirandello si è spinto di frequente, nella sua ricerca narrativa e drammaturgica, fino agli "orli della vita"; nel tentativo di sfuggire alla gabbia quotidiana in lui continuava ad agitarsi un'ansia di liberazione dalla zavorra del corpo, di evasione, che talora lo sollecitava a sconfinare entro i territori del mistero.

“Misteri Profani” rende omaggio al tentativo di andare oltre l'io o l'immagine dell'io che ci siamo creati, attraverso lo stupore, la meraviglia, la perdita delle convinzioni, la scoperta (“Ciaula scopre la luna”), attraverso la follia (“Il treno ha fischiato”), attraverso la riflessione distaccata (“All'uscita”) per convergere assieme nell'immaginazione di “L'uomo dal fiore in bocca” dove convivono bene follia, stupore e riflessione. Per Antonio Caruso sarà il terzo incontro con “L'uomo dal fiore in bocca”, già incrociato sulle tavole del palcoscenico nel 1993 e nel 2007. In questo ennesimo incontro con Pirandello, l'intento sarà quello di sfrondare la parola, depurarla dal “pirandellianismo” per lasciare che in essa emerga altro, emerga il mistero.

(22 dicembre 2013)