Giovedì 3 ottobre alle 21, al Castello Ursino di Catania, andrà in scena I dialoghi della Darboka, una produzione della Compagnia Motomimetico, per la rassegna "Percorsi d'Autunno".
Lo spettacolo è scritto, ideato ed interpretato da Giorgio Rizzo. Un monologo parlato suonato, tra serio ed il faceto. Dichiarazione di un'ossessione di un percussionista delirante che dal ritmo del cuore costruisce il suo viaggio verso il ritmo, l'ascolto, l'ironia e l'antropologia del ritmo. Accompagnato dalla sua amata Darboka, viaggia sul fiume di parole e di suoni primordiali e ancestrali, descrivendo il mondo dal punto di vista di chi del suono ne ha fatto "malattia".
La Darboka è lo strumento per eccellenza del mondo medio orientale, unisce la musica nel mondo arabo, dalla Romania, Juogoslavia sino alla Grecia, alla Turchia ed oltre. La sua tecnica prende spunto, per certi versi dalla tabla indiana, infatti viene chiamata tabla egiziana e dallo Zarb iraniano, con un approccio sempre legato ai movimenti ritmici Afro. Originariamente il fusto è in coccio, ma le versioni moderne professionali da concerto sono in alluminio, rame e ottone, con la pelle sintetica, per garantirne sempre la tonalità e la coerenza di suono.
Giorgio Rizzo, percussionista multi-etnico, che da 15 anni si occupa di etnologia medio orientale, la sua formazione proviene da diversi maestri col quale ha studiato tra i quali: Glen Velez, Hossam Ramzy, B. Chemirani. Vanta molteplici esperienze nel mondo discografico con particolare attenzione per la lounge, alcuni dei suoi brani sono presenti nelle raccolte tra le altre di Buddha Bar. Ha partecipato a svariati progetti di musica etnica esibendosi al “Festival Sete Sois Sete Luas”, in Brasile a San Paolo con “L’Orchestra do mediterraneo”, con Tom Ze e diversi altri. Attualmente conduce progetti di ricerca musicale e fusioni etnica, occupandosi anche molto di ritmo rivolto alla danza da quella orientale sino a quella contemporanea.
(03 ottobre 2013)