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La penultima fine del mondo

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Martedì 10 settembre alle 21, al cortile Platamone di Catania, prosegue "Librinscena 2013", il ciclo letterario promosso dal Teatro Stabile

Martedì 10 settembre alle 21, al cortile Platamone di catania, la scrittrice catanese Elvira Seminara presenta il suo romanzo La penultima fine del mondo, per l'appuntamento con "LibrinScena 2013", il ciclo di incontri letterari promosso dal Teatro Stabile.    

Si buttano giù, nel vuoto, e sorridono. Non si tolgono la vita, ma escono dalla vita. Perché lo fanno? La domanda serpeggia lungo tutte le pagine del romanzo "La penultima fine del mondo", nuova fatica della pluripremiata scrittrice e giornalista catanese Elvira Seminara: un racconto il suo, edito nel 2013 per i tipi di Nottetempo, dalla scrittura leggera e divertente, comicamente lieve e satirica, ma che lascia in gola e nell'anima gli interrogativi di sempre. Il libro è infatti lucida metafora del conformismo globalizzato della nostra società dominata dai media e dall'effimero, dove però s'impone un labile confine: la confusione tra la vita e la sua ineluttabilità verso la morte.

Innovativa nella scrittura e creativa pop artist, Elvira Seminara condurrà il suo pubblico ad investigare su un surreale caso "noir", che ha come set un paese da favola, alle pendici dell'Etna, con il suo fiume, il suo campanile, la sua pineta, con tanti cani e tanti bambini, simbolo per eccellenza di candida innocenza. Una piccola marqueziana Macondo, insomma, in cui irrompe il contemporaneo con la sua drammaticità: la gente comincia a morire, lanciandosi da balconi e scarpate, senza nessun motivo apparente.

Da questo momento tutto inizia a sfaldarsi. Ed è qui che la vena artistica della versatile autrice si dispiega in tutta la sua forza: la Seminara, infatti, comincia a "raccontaminare", a "rici-creare" (per sua stessa ammissione, due neo-verbi a lei molto cari), delineando, così, una città distopica. Anti-utopica. Dove è sempre notte e piove quasi sempre. Piove acqua e piovono inspiegabilmente, quei suicidi che lasciano il mondo con un ghigno beffardo. Partirà un'inchiesta che spingerà verso piste di ogni genere, da quella tossico-ambientale a quella satanica. E la stampa internazionale si appassionerà al caso, trasformando il paese in un centro di attrazione mediatica, dove tutto è metafisico, inspiegabile.

(10 settembre 2013)

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