Giovedì 20 giugno alle 21, al Centro Culture Zo di Catania, andrà in scena Nonni avi - Emigrante di mezzo di e con Salvatore Motta.
Il “sogno americano” di Turi (Salvatore), emigrante italiano a cavallo del terzo millennio ed in mezzo a tre culture: italiana, statunitense, colombiana. Brandelli di memoria, aneddoti, leggende familiari, canti folcloristici danno corpo alla storia narrata attraverso i ricordi del nonno e gli echi della tradizione siciliana.
Turi è un personaggio-metafora, catapultato nel “sogno americano”. Il suono del marranzano, i canti, le poesie, il dialetto catanese, si alternano al racconto, ironico, commovente ed evocativo, in cui Motta riesce a traslare il testo in immagine. Catania, il fragore dell'eruzione dell'Etna, la statua dell'Elefante, il vocio degli ambulanti, i sapori della cucina, accompagnano Turi nella sua avventura americana.
Una performance che si fonde con l'impegno sociale e pedagogico di Salvatore Motta, un teatro che usa il teatro come strumento per liberare energie ed impulsi creativi; un lavoro che si ispira principalmente al Teatro povero creato dal regista polacco Jerzy Grotowski. Un teatro essenziale, puro, libero da qualunque forma di spettacolarità adulterata da effetti speciali, in cui l'attore si trasforma servendosi solo del proprio corpo e della voce.
(20 giugno 2013)